RUGGERI, Ugo
Tipografo e fonditore, uno dei più colti artefici della stampa in Bologna e nell'Emilia nell'ultimo quarto del sec. XV, nato a Reggio Emilia intorno al 1450, ivi morto verso il 1508. Andò a Bologna sul finire del 1471 per studiarvi all'università, alunno del Collegio Reggiano; ma poi si infervorò tanto dell'arte della stampa che ad essa dedicò tutta l'opera sua. Tra il 1473 e il 1476, da solo o col conterraneo e condiscepolo Donino Bertocchi, svolse una magnifica attività editoriale. Dal 1477 al 1480, distratto dalle cure del collegio di cui era stato nominato procuratore, da penose vicende causate dal suocero Marco Bazalieri (capo d'una famiglia di tipografi), di cui aveva sposata la figliuola Fasana, e dalle sventure di casa sua, si recò spesso a Reggio, dove a quel che sembra stampò intorno al 1478 la prima opera che ivi vedesse la luce, un Algorismo. Col 1481 riprese a stampare in Bologna e continuò sino alla fine del secolo. A partire dal 1490, a quella di tipografo unì l'arte del fonditore, e preparò bombarde e munizioni per il suo signore Giovanni Bentivoglio. Col 1500 si ritirò definitivamente a Reggio.
Ottime le sue edizioni e ben ornate, talune rarissime come il Musices opusculum di N. Burzio (Bologna 1487), e l'Itinerario di G. Mandeville (Bologna 1488), tutte pregiate per il nitore della pagina, il disegno e l'eleganza dei caratteri, la scelta dei testi. Essendo "chierico", e sempre vissuto fra i libri, possedé una notevole e svariata cultura: non di rado scrisse egli stesso le prefazioni alle sue stampe e compose anche versi latini.
Bibl.: L. Frati, Notizie e documenti di tipografi bolognesi del sec. XV, in Rivista delle biblioteche e degli archivî, VI (1895), pp. 81-95; L. Sighinolfi, Francesco Puteolano e le origini della stampa in Bologna e in Parma, in La Bibliofilia, XV (1913-14), pp. 263-66, 331-44, 382-92, 451-54; V. Ferrari, I Bottoni alias Bruschi librai editori e stampatori reggiani del XV secolo, Reggio Emilia 1917; A. Sorbelli, Storia della stampa in Bologna, Bologna 1920, pp. 22-29; id., in Tesori delle biblioteche d'Italia, Milano 1932, pp. 400-403.