Fantolini, Ugolino dei
Nobile romagnolo ricordato in Pg XIV 121 da Guido del Duca tra i Romagnoli più famosi per cortesia e liberalità, e indicato come il solo che, per la morte dei figli maschi, non debba temere di veder macchiato il suo nome onorato da indegni discendenti: O Ugolin de' Fantolin, sicuro / è 'l nome tuo, da che più non s'aspetta / chi far lo possa, tralignando, scuro.
Poco si sa di lui; nato probabilmente a Cerfugnano agl'inizi del secolo XIII, fu signore di molti castelli nella valle del Lamone. È tramandato da tutti i commentatori come uomo prudente e retto; aderì alla Parte guelfa e probabilmente è da identificare, secondo il Torraca, con quel " sier Ugolì " che il trovatore provenzale Ugo di Saint Circ loda tra i prodi che difesero Faenza contro Federico II. Nel 1253 fu podestà di Faenza; morì intorno al 1278. I suoi figli maschi, Fantolino e Ottavio, poco gli sopravvissero; parteciparono all'occupazione di Faenza da parte dei bolognesi Geremei (If XXXII 122), quindi uno morì il I maggio 1282 a Forlì nella strage dei Franceschi (If XXVII 43-44) e l'altro era già morto nel 1291. Ebbe anche due figlie femmine di cui una, Caterina, fu moglie di Alessandro di Romena (If XXX 76), e l'altra, Agnese, di Taddeo da Montefeltro.
Bibl. -A. Campana, Il sepolcro di Ugolino de' F., in " Valdilamone " XIII (1933) 29-30; A. Vasina, I Romagnoli fra autonomie cittadine e accentramento papale nell'età di D., Firenze 1965, 145, 409. Ricco di notizie sul F. è il commento di F. Torraca.