Ugolino della Gherardesca
Conte di Donoratico (m. Pisa 1288). Discendente di un lignaggio cittadino tradizionalmente fedele agli svevi, fu vicario di re Enzo, il cui figlio sposò una sua figlia. Negli anni successivi alla fine degli Hoenstaufen, trovatosi a gestire la successione dei domini sardi di Enzo lasciati ai nipoti, entrò in conflitto con il comune di Pisa che voleva impadronirsene, e si alleò di conseguenza con il clan pisano dei Visconti, tradizionalmente antisvevo ma altrettanto interessato ai beni sardi. Dopo la sconfitta di Pisa alla Meloria (1284) fu richiamato definitivamente in patria a esercitare la carica di podestà per dieci anni. In questa veste trattò paci con le città rivali di Genova, Lucca e Firenze e cercò di temperare la politica antimagnatizia scontentando complessivamente larghi settori della cittadinanza che, unitisi in una congiura capeggiata dall’arcivescovo Ruggeri degli Ubaldini, lo condannarono a onerosissime multe e alla confisca del patrimonio. Non potendo far fronte a una nuova condanna fu imprigionato con i suoi familiari e insieme a loro lasciato morire di fame.