Gherardesca, Uguccione (Uguiccione) della
Figlio del conte Ugolino e di Margherita de' Pannocchieschi. Doveva essere già adulto quando (1288) l'arcivescovo Ruggeri lo fece imprigionare con il padre, il fratello Gaddo e i nipoti Nino e Anselmuccio, nella torre dei Gualandi a Pisa, ove morì l'anno successivo (cfr. If XXXIII 89); ma nella rappresentazione poetica che D. rende dell'episodio storico, egli e il fratello Gaddo sono ritratti come fanciulli (si ricordi la celeberrima immagine dei vv. 38-39 pianger senti' fra 'l sonno i miei figliuoli / ch'eran con meco, e dimandar del pane; " solo a fanciulli e a giovani si addice il pianto, e quella richiesta di pane, così patetica e stringente nella sua semplicità ", Mattalia), anche se U. non entra mai direttamente nell'azione narrativa ed è soltanto citato nella chiusa, con Nino detto il Brigata.