UIC (Ufficio Italiano Cambi)
UIC (Ufficio Italiano Cambi) Istituto di diritto pubblico, costituito con d. legisl. 331/1945 e soppresso, con d. legisl. 231/2007, il 1° gennaio 2008. Le sue funzioni sono passate alla Banca d’Italia, che è subentrata in tutti i diritti e rapporti giuridici di cui l’Ufficio era titolare.
Originariamente l’UIC aveva il monopolio dei cambi e dell’oro e aveva il compito di acquistare e vendere, a pronti e a termine, oro, divise estere, biglietti di Stato e di banca esteri e titoli. Esercitava in via esclusiva il commercio delle divise e di qualsiasi altro mezzo di pagamento all’estero in tutte le possibili forme. Era sottoposto alla vigilanza del ministero del Tesoro e di un collegio di revisori, e successivamente assoggettato anche al controllo della Corte dei conti. Retto da un consiglio di amministrazione e da un comitato presieduti dal governatore della Banca d’Italia, aveva una gestione autonoma e un fondo di dotazione interamente conferito dalla Banca d’Italia.
In seguito all’adesione dell’Italia all’Unione Economica e Monetaria (➔ UEM) per assicurare la compatibilità dell’ordinamento nazionale con quanto disposto dal Trattato istitutivo della Comunità Europea, il suo ordinamento fu cambiato con il d. legisl. 319/1998, che qualificò l’UIC come ente strumentale della Banca d’Italia. L’ente era chiamato a svolgere compiti attuativi sulla gestione delle riserve ufficiali in valuta rimaste nella disponibilità della Banca d’Italia, dopo i trasferimenti alla Banca Centrale Europea. Raccoglieva le informazioni per l’elaborazione delle statistiche sulla bilancia dei pagamenti e sulla posizione patrimoniale verso l’estero ed esercitava funzioni in materia di prevenzione e di lotta, sul piano finanziario, al riciclaggio di denaro con provenienza illecita e al finanziamento del terrorismo internazionale. Nel 2000, con la liberalizzazione del mercato dell’oro in Italia, fissava gli standard ai quali deve rispondere l’oro grezzo per avvalersi della qualifica di ‘buona consegna’ nel mercato nazionale. Infine provvedeva, unitamente alla Banca d’Italia, alla rilevazione del tasso effettivo globale medio, per la determinazione degli interessi usurari. Aveva il compito di monitorare le operazioni di importazione ed esportazione al seguito di denaro, titoli e valori che superano una certa soglia e svolgeva i servizi di tesoreria estera per conto delle pubbliche amministrazioni.
Con la soppressione dell’ente, le attività di prevenzione sono state affidate, in piena autonomia e indipendenza, all’Unità di informazione finanziaria istituita presso la Banca d’Italia. Le altre funzioni istituzionali dell’Ufficio sono state assegnate alle corrispondenti strutture della Banca d’Italia.