ALDROVANDI, Ulisse
Erudito, nato a Bologna nel 1522 ed ivi morto nel 16o5. La sua fama è affidata principalmente alla sua opera di naturalista, ma egli ebbe cultura enciclopedica: si occupò di medicina, di filosofia, di arte e per la sua "onniscenza della Natura", fu paragonato ad Aristotele. Insegnante all'università di Bologna, e collezionista di libri, di fossili, di piante, di minerali, pubblicò solo 4 dei 13 grossi volumi in folio che costituivano la sua collezione, che erano stati disegnati da valenti artisti del tempo; altri ne furono pubblicati postumi, ma purtroppo senza molto discernimento, il che nocque alla fama dell'autore. I resti della collezione dell'A., dopo fortunose vicende, sono ora raccolti in una sala dell'università di Bologna.
Interessa l'archeologia la sua opera Statue antiche della città di Roma, edita dal Tubini nel 1556 a Venezia, ma scritta, come ha dimostrato il Michaelis, nel 1550, e pubblicata in appendice alle Antichità della città di Roma di Lucio Mauro. Altre edizioni se ne ebbero nel 1558 e nel 1562; tradotta dal Reinach in francese, ed acclusa al suo Album de Pierre Jacques, sculpteur de Reims (Parigi 1902), l'opera era stata già tradotta dal Fea, mentre il Clarac (Musée de Sculpture, t. iii, p. clxix) aveva dato una lista alfabetica delle opere descritte dall'A. e dei luoghi dove esse erano poste. Per quanto incompleto, questo catalogo fu una delle opere più notevoli del suo tempo, per la chiarezza con cui era redatto e per l'importanza dei pezzi citati, e fu largamente imitato (per es., dal Boissard e dal Garrucci). Esso vale a mostrare anche in questo campo il sincero entusiasmo di ricercatore e di erudito dell'A., e costituisce una importante fonte per la storia delle statue antiche rinvenute a Roma nel Rinascimento.
Bibl: S. Reinach, op. cit., (anche per la bibl. precedente); Schlosser-Magnino, La letteratura artistica, Firenze 1935.