ULLOA PEREIRA, Luis de
Scrittore spagnolo, nato ai primi del Seicento a Toro (Zamora), ivi morto nel 1663. Di nobile famiglia gallega, partigiano del conte-duca di Olivares, gli si mantenne fedele anche dopo la sua caduta (1643). Dotato di buona educazione classica, conobbe la letteratura umanistica italiana, alla cui poesia si ispirò al pari di quella tradizionale della Castiglia.
Il suo nome è però legato più che alle sue facili rime occasionali e frammentarie, al poema Raquel (1650), in ottave, il cui tema U. desunse dalla Crónica general: è la vicenda tragica della bella ebrea Rachele di cui s'ínnamorò, secondo la leggenda, il re Alfonso VIII e che fu uccisa dai nobili, rigidi custodi dell'integrità delle tradizioni castigliane e fedeli osservanti della ragione di stato. Il motivo, che ha elementi di vigore drammatico, era stato già toccato da Lope de Vega nella sua Jerusalem conquistada (nel canto XIX) e in forma teatrale nella tragedia Los paces de los Reyes y judía de Toledo. Esso ebbe perciò lunga vitalità, alla quale contribuì il poema di U., anche se in lui gli elementi lirici e passionali si presentano sopraffatti da un cupo scetticismo morale, che anche stilisticamente si serve di un'espressione dura, sentenziosa, moralistica. La fortuna del tema è segnata da La descraciada Raquel di Mira de Amescua, da La judía de Toledo di Diamante, da La Raquel di García de la Huerta: esso fa parte del vasto patrimonio leggendario-nazionale del Seicento spagnolo. A U. si attribuiscono alcuni lavori teatrali, come Procia y Tancredo (cfr. Bibl. aut. esp., voll. XXIX e XLII).