ULLR
. - Divinità nordica, il cui nome (cfr. il gotico wulthus "splendore") significa "splendido, maestoso". Nella tradizione poetica degli Scaldi U. ha scarsa importanza: è figlio di Sif e figliastro di Thor, è un superbo guerriero, insuperabile nell'usare l'arco e lo sci, attributi questi, forse, di origine finnica.
Saxo Grammaticus (Historia Danica, III) dà del suo mito una versione evemeristica: U. (Ollerus) sostituì una volta, per volontà degli dei, Odino, resosi indegno dell'alto ufficio di dio supremo; ma al ritorno di lui dovette fuggire, andando a morire in Svezia. Da ciò e da altri fatti (allusioni nelle canzoni mitiche; toponimi in Svezia e Norvegia composti con U.) si può arguire che il suo culto sia stato molto diffuso e importante; può darsi che il suo nome rappresenti un epiteto di una divinità principale, forse dell'originario dio celeste Tiuz, il cui culto cedette a poco a poco di fronte alla supremazia di Odino.