ULPIANA di Mesia
Antica città della provincia Mesia Superiore; moderna Lipljan in Serbia. Ricordata da Tolomeo (III, 9) e da Jordanes (Getica, 56) non appare nella Tabula Peutingeriana, a meno che non voglia ammettersi che il nome Viciano che in essa appare presso a poco nel luogo dove era Ulpiana, non debba ritenersi una storpiatura di quel nome. È una delle fondazioni traianee numerose nell'alta Penisola Balcanica, connesse con l'assetto dato a tutta quella regione dopo le guerre daciche. Posta in collina sulla valle del fiume Iber, era lungo la via che da Naissus (moderna Niš) portava al mare Adriatico e precisamente a Lissus (Alessio). Dominava perciò la pianura di Kosovo, ed era vicina a giacimenti auriferi; questo può spiegare l'attenzione portata al luogo da Traiano. Da Giustiniano ebbe il nome di Justiniana secunda (Procop., De aedif., 4, 1; Bell. Goth., 4, 25).
Bibl.: Iscrizioni in Corpus Inscr. Lat., III, 1685, 1686, 8169, p. 1457. Cfr. Kiepert, Formae Orbis Antiqui, testo a tav. XVII; R. Paribeni, Optimus Princeps, Messina 1927, I, p. 338.