CAGNI, Umberto
Nato ad Asti il 24 febbraio 1863, ufficiale nella R. Marina dal 1881. Nel 1882 fu chiamato a partecipare al viaggio di circumnavigazione della Vettor Pisani, durato tre anni. Con le campagne del Mar Rosso del 1887-89 e del 1892-94 prendeva parte per la prima volta ad eventi guerreschi; poi partecipava a una seconda circumnavigazione (1894-96) con la Cristoforo Colombo, al comando del duca degli Abruzzi, e, col grado di tenente di vascello, ufficiale d'ordinanza del duca, seguiva nel 1897 l'ardimentoso principe nella laboriosa esplorazione e nella scalata della vetta ghiacciata del S. Elia (Alasca). Nel 1899, ancora col duca, fu comandante in seconda della spedizione artica della Stella Polare: dal quartiere d'inverno nell'isola Rodolfo (Terra di Francesco Giuseppe) toccò al C., essendosi infermato il duca, l'onore di condurre dal 21 febbraio al 22 giugno quella che sino al 1909 rimase la più avanzata marcia d'avvicinamento al Polo; meta raggiunta il 25 aprile 1900: l'86° 34′ 49″ lat. Il contributo portato dal C. con le osservazioni scientifiche sue e con quelle dei compagni fu, per quel tempo, importantissimo.
Rientrato in patria, fu nominato comandante della I Squadra C. T., ma nel 1900 il principe Luigi lo volle ancora seco nell'esplorazione diretta alle alte montagne orlanti i grandi laghi niliaci. Ritornato dopo la memorabile scalata del Ruvenzori, lo troviamo nel 1907-11 comandante della Napoli, presente sui luoghi del terremoto calabro-siculo del 1908, poi nel 1911 comandante del corpo di occupazione di Tripoli, ove audacemente sbarcò sorprendendo l'avversario con poche centinaia di marinai; il titolo di conte di Bumeliana, conferitogli dal re nel 1929, ricorda appunto questa sua impresa. Contrammiraglio, poi viceammiraglio durante la guerra mondiale, il C. comandò dapprima la IV divisione nell'Alto Adriatico, poi le forze navali del concentramento di Brindisi. Avvicinandosi l'armistizio, ebbe ai suoi ordini le forze incaricate di occupare la piazzaforte di Pola, dove rimase poi sino alla conclusione della pace, molto onorevolmente comportandosi in quelle delicate circostanze di fronte agli alleati e agli iugoslavi. Comandante delle forze navali del Mediterraneo negli anni 1919-22, energicamente intervenne a sedare moti sediziosi alla Spezia (1919). Infine, nel 1923, il C. era collocato a riposo e nominato ministro di stato. Dal 1924 al 1929 fu presidente del Consorzio autonomo del porto di Genova. Presiedette (1928-1929) la commissione d'inchiesta sulla spedizione dell'aeronave Italia.