SABA, Umberto (XXX, p. 372)
Poeta, morto a Gorizia il 25 agosto 1957. Nel 1953 gli fu conferita dall'università di Roma la laurea "honoris causa" in lettere.
Dopo il 1936 pubblicò: Ultime cose, versi, Lugano 1944; Il canzoniere (1900-1945), raccolta di tutte le sue poesie, Torino 1945; n. ed., riveduta e accresciuta delle poesie pubbl. fino al 1947, ivi 1948; Scorciatoie e raccontini, prose, Milano 1946; Mediterranee, versi, ivi 1947; Storia e cronistoria del Canzoniere, contributo alla critica di se stesso, ivi 1948; Uccelli-Quasi un racconto, versi, ivi 1951; Ricordi-Racconti (1910-1947), prose. ivi 1956. Postumi sono apparsi: Quello che resta da fare ai poeti, scritto polemico giovanile (1911), a cura di Anita Pittoni, Trieste 1959; Epigrafe-Ultime prose, 12 poesie, e 5 "ricordi-racconti" in forma di lettera alla figlia Linuccia, Milano 1959. Presso l'editore Mondadori (Milano) sono in corso di pubblicazione Tutte le opere di S., secondo l'ultimo disegno del poeta.
Il senso del valore della poesia di S. è venuto sempre più affermandosi nella coscienza critica contemporanea, e in particolare nei poeti delle nuove generazioni, affrancatisi ormai dall'ermetismo. D'altra parte le sue poesie dell'ultimo ventennio presentano un S. che, volendo sempre più immergersi nelle "cose" e farsi simile agli altri uomini, è riuscito a soffiare in cristalline trasparenze la materia così sanguigna e dolente di un tempo. La stessa struttura strofica e ritmica si è alleggerita, e la sensuale musicalità di canzonetta è diventata cadenza, modulazione interiore di quella pensosità, di quella sua "saggezza", che ora si viene spesso atteggiando in forme epigrammatiche. È un S. animato da un bisogno di essenzialità in quel lavoro di scavo che già gli era servito a liberarsi da certi eccessi prosastici o, meglio, a contenere in sobrî modi da "quasi un racconto" la sua tendenza al parlato; un S. che dal classicismo risale laboriosamente alla "classicità".
Bibl.: G. Contini, prefaz. a Ultime cose, ed. cit.; M. Marcazzan, in Humanitas, a. I (1946), nn. 6, 7; F. Flora, Saggi di poetica moderna, Messina-Firenze 1949; W. Binni, Critici e poeti dal Cinquecento al Novecento, Firenze 1951; C. Varese, Cultura letteraria contemp., Pisa 1951; A. Bocelli, in Il Mondo, 3 febbraio 1951, 22 gennaio 1957, 3 settembre 1957; G. De Robertis, in Tempo (Milano), 7-14 aprile 1951, 11 marzo 1952; C. Bo, in La Fiera letteraria, 9 marzo 1952; G. Getto, Poeti, critici e cose varie del Novcento, Firenze 1953; G. Titta Rosa, Poesia ital. del Novecento, Siena 1953; A. Borlenghi, Fra Ottocento e Novecento, Pisa 1955; G. Ravegnani, Uomini visti, I, Milano 1955; C. Levi, prefaz. a Ricordi-Racconti, ed. cit.; G. Piovene, in app. a Ricordi-Racconti, cit.; E. Montale, in Corriere della sera, 22 febbr. 1957; G. Ungaretti, in Il Popolo, 18 settembre 1957; G. Mariani, Poesia e tecnica nella lirica del Novecento, Padova 1958; B. Maier, introduz. a Poeti e narratori triestini (antologia), Trieste 1958, pp. 58-62; G. Debenedetti, in Nuovi argomenti, genn.-febbr. 1958, e prefaz. a Epigrafe-Ultime prose, ed. cit.; Omaggio a U. S., fasc. spec. di Galleria, a. X, n. 1-2, gennaio-aprile 1960, con inediti del poeta, saggi critici e testimonianze di varî autori, e ampia bibl.; A. Marcovecchio, l'epistolario di S., in Terzo programma, n. 2, aprile-giugno 1961.