Un pianeta di smartphone
Per i telefoni cellulari tradizionali è arrivato il tramonto: gli utenti preferiscono avere a disposizione tutte le informazioni digitali, specialmente nei paesi emergenti come la Cina. Presto nel mondo avremo più utenti di Internet mobile di quelli di Internet fisso. E si conteranno più smartphone che esseri umani.
Per la prima volta nel 2013 le vendite di smartphone hanno superato quelle dei cellulari tradizionali. Secondo i rilevamenti della società di analisi IDC, nel primo trimestre dell’anno sono stati consegnati 216,2 milioni di smartphone, ovvero il 51,6% dell’intero mercato della telefonia mobile. Una svolta importante, per certi versi epocale. La maggioranza della popolazione mondiale preferisce infatti avere a disposizione un accesso diretto alle informazioni digitali piuttosto che comunicare attraverso la voce.
Il dato è strettamente correlato non solo alla mera evoluzione tecnologica, ma anche a implicazioni demografiche, sociali ed economiche. Gran parte del contributo di questo traguardo proviene dalla forte accelerazione nell’adozione degli smartphone nei paesi emergenti, con la Cina in testa. Basta dare un’occhiata alla classifica dei produttori mondiali di smartphone per accorgersi di quanto gli equilibri in questo mercato siano sensibilmente cambiati rispetto a qualche anno fa. La classifica è capitanata saldamente da Samsung, ormai un vero e proprio colosso, che solo nel primo trimestre 2013 ha venduto oltre 70 milioni di unità (il 32,7% del totale), seguito da Apple con 37,4 milioni. Al terzo posto si trova LG, ma la quarta e quinta posizione sono appannaggio di aziende cinesi: Huawei (9,9 milioni di smartphone) e ZTE (9,1 milioni di unità). Dietro queste aziende si posizionano marchi storici come Nokia e BlackBerry, segno inconfutabile di un mutamento robusto in questa industria. L’elemento più significativo è essenzialmente culturale. Il sorpasso degli smartphone è il segno tangibile della necessità, diventata ormai preminente, di poter accedere al web in ogni momento e in qualsiasi luogo. Non è un caso che il colosso delle infrastrutture di rete Ericsson stimi proprio entro la fine del 2013 un altro traguardo storico, quello che porterà ad avere nel mondo più utenti di Internet mobile di quelli di Internet fisso. La crescita del traffico su rete mobile è inarrestabile ed esponenziale, basta pensare che nel 2012 lo scambio dei dati dei cellulari è stato 12 volte superiore all’intero traffico generato dal web nel 2000 (885 petabytes al mese contro 75 petabytes). E le stime per i prossimi anni non lasciano dubbi di interpretazione: nel 2017, secondo Cisco, il traffico mobile mensile supererà i 10 exabytes, con un incremento anno su anno del 66%. In molti paesi nel mondo, le nuove generazioni accedono per la prima volta al web con uno smartphone o un tablet invece che con un computer. Anche questo trend è un segno evidente del cambio nelle abitudini dei consumatori. Già nel 2011 si erano venduti più smartphone che pc e il divario tra i due strumenti si è ulteriormente rafforzato. Stando alle stime degli analisti proprio nel 2013 si conteranno più smartphone che esseri umani ed entro il 2016 il rapporto sarà addirittura di 1,4 dispositivi mobili pro capite. Questo boom sta contribuendo anche a un importante cambiamento tecnologico delle infrastrutture di rete, con la progressiva affermazione del 4G.
La quarta generazione delle reti mobili, partita in modo sperimentale a Stoccolma nel 2009, raggiungerà nel 2013 ben 100 milioni di utenti con una diffusione in oltre 40 paesi nel mondo.
Proprio questo aggiornamento alle reti di nuova generazione potrebbe mandare in soffitta la vecchia rete GSM già entro il 2020, almeno in Europa. Un ammodernamento necessario per poter gestire il numero crescente di dispositivi collegati alla rete. Non ci sono infatti solo gli smartphone, ma anche i tablet. Nei prossimi 5 anni
le vendite di tablet aumenteranno con un tasso annuo del 46% e produrranno un traffico dati del 113% più elevato di anno in anno. Calcolando il numero di smartphone, di tablet e di tutti gli altri apparecchi collegati alla rete mobile, alla fine di questo decennio saranno 50 miliardi i dispositivi che scambieranno dati online. L’era dell’Internet 3.0 è dunque alle porte.
Le parole
- Petabyte
1.000.000.000.000.000 byte = 10005 = 1015 byte. Ordine di grandezza comparabile: il traffico mensile di video su Youtube è valutato in circa 27 petabyte.
- Exabyte
1.000.000.000.000.000.000 byte = 10006 = 1018 byte. Ordine di grandezza comparabile: la somma di tutto il materiale stampabile del mondo è stimata in 5 exabyte.
La sfida di Huawei
La multinazionale cinese Huawei, che vanta nel 2012 un fatturato in crescita dell’8% (circa 35,14 mld di dollari, di cui il 66% fuori dalla Cina) e ricavi +33%, ha deciso di puntare dal 2013 al mercato degli smartphone, lanciando Ascend P6, concepito per la fascia di mercato media, ma che vanta design e prestazioni vicine a quelli di fascia alta, con un prezzo che in rete viaggia sui 370 euro. Punto di forza, lo spessore: 6,18 mm che fanno dell’Ascend P6 lo smartphone tra i più sottili di oggi.