unbundling
Separazione tra le varie componenti della filiera produttiva di un’impresa verticalmente integrata finalizzata a introdurre una maggiore competitività nel mercato di riferimento. L’u. promuove l’apertura del mercato nei segmenti potenzialmente concorrenziali (produzione, approvvigionamento e vendita), separandoli dalle attività strutturalmente monopolistiche e favorendo l’accesso reale e non discriminatorio dei terzi ai servizi offerti dai proprietari delle infrastrutture (Third Party Access, TPA). Le attività caratterizzate da monopolio naturale sono tipicamente quelle legate alle infrastrutture essenziali non duplicabili (essential facilities), in quanto gravate da elevati costi fissi e costi non recuperabili (➔ sunk cost).
Nel settore energetico l’u. ha avuto un ruolo fondamentale nel sostenere il processo di liberalizzazione del mercato, rafforzando la neutralità della gestione delle infrastrutture (trasmissione, distribuzione e misura nel settore dell’energia elettrica; trasporto, distribuzione, misura, stoccaggio e rigassificazione, nel settore del gas) e favorendo la concorrenza.
Un altro caso rilevante di u. riguarda la separazione tra le diverse attività di imprese multiservizi (per es., energia elettrica e gas o gas e acqua, u. orizzontale ), con la finalità di impedire o limitare la creazione di sussidi incrociati, che possono ostacolare l’entrata di nuovi concorrenti sul mercato di uno specifico servizio. ● Il bundling (➔) consiste, invece, nel raggruppare servizi diversi per venderli come pacchetto a un prezzo prefissato. I vantaggi del bundling sono legati alla diminuzione dei costi amministrativi e allo sfruttamento di economie di scala o di scopo. Rispetto al bundling, l’u. contribuisce ad aumentare la trasparenza dei costi e migliorare le basi informative per le attività di regolazione, a tutela dei clienti finali. ● È possibile distinguere tra diversi livelli di u.: l’u. contabile prevede che l’azienda regolata tenga una contabilità separata per le differenti aree di attività; l’u. gestionale consiste nella separazione delle attività di un’impresa in unità operative distinte gestite in maniera indipendente da soggetti diversi; l’u. legale, o societario, comporta la suddivisione delle attività in società distinte; l’u. proprietario implica che chi detiene la rete venga designato come gestore della stessa e operi indipendentemente dalle imprese di fornitura e di produzione.