unghia
Formazione cornea dell’epidermide, che nell’uomo ricopre la faccia dorsale dell’estremità delle dita; svolge essenzialmente una funzione di protezione.
Nell’uomo l’u. ha forma quadrangolare e presenta: un margine distale libero; un corpo centrale; due margini laterali incassati in una ripiegatura cutanea; il solco ungueale prossimale (a decorso curvilineo, con concavità rivolta distalmente); una radice profondamente incassata nel solco stesso. La faccia inferiore dell’u. aderisce saldamente a uno strato dermoepidermico (letto ungueale), costituito da uno strato, detto epidermide sottocorneale, e dal relativo strato dermico sottostante. L’epidermide sottocorneale è formata da cellule malpighiane che si differenziano per costituire il cosiddetto strato onicogeno, dal quale origina la lamina ungueale: è appunto all’accumulo di cellule onicogene che si deve il colore biancastro di una zona semilunare dell’u. (lunula) localizzata in prossimità della sua base.
Le onicopatie sono malattie o alterazioni a carico delle unghie. Possono essere provocate: da cause esterne chimiche o fisiche, in partic. macrotraumi o microtraumi ripetuti; da infezioni di origine esterna (miceti); da turbe trofiche nervose o vascolari (morbo di Raynaud, sclerosi sistemica progressiva); da malattie cutanee (eczema, psoriasi, lichen); da intossicazioni (piombo, arsenico). Alterazioni di forma e struttura possono indicare l’esistenza di un processo patologico interno come le u. a ‘vetrino d’orologio’, nei pneumopatici cronici. L’assenza congenita di una o più u. è detta anonichia; l’abnorme ispessimento ungueale è chiamato pachionichia; l’ipertrofia con eccessivo incurvamento onicogrifosi; l’assottigliamento con acquisizione di forma concava coilonichia; l’accentuata fragilità per cui l’u. è soggetta a sfogliarsi o scheggiarsi onicorressi; lo scollamento del bordo libero, onicolisi; i processi infettivi indotti da miceti sono detti onicomicosi. Le alterazioni cliniche prodotte dall’infiltrazione e dallo sviluppo di miceti nella lamina ungueale sono rappresentate da modificazioni del colorito, ispessimento, irregolarità del bordo libero, friabilità ed erosioni varie. L’abitudine di rosicchiarsi il bordo libero delle u., che assume spesso il significato di una compulsione invincibile, è detta onicofagia (➔).