UNICEF
Sigla di United nations international children’s emergency fund, istituito dall’Assemblea generale delle Nazioni unite con la risoluzione 57 (I) dell’11 dic. 1946 per assistere i bambini dei Paesi europei dopo la Seconda guerra mondiale. Inizialmente aveva un carattere straordinario e limitato nello scopo, ma nell’ott. 1953 l’Assemblea generale lo ha trasformato in organo sussidiario permanente, denominandolo United nations children’s fund, con sigla invariata. Fanno parte dell’UNICEF 192 Stati; la sede principale è a New York. Il Fondo ha una struttura complessa, articolata in un Consiglio esecutivo, organo deliberante che si riunisce tre volte l’anno, formato dai delegati di 36 Stati membri eletti, per la durata di tre anni, dal Consiglio economico e sociale fra i donatori e i beneficiari e sulla base del criterio dell’equa ripartizione geografica; da un direttore generale, eletto dal segretario generale delle Nazioni unite, che è responsabile della direzione del personale, dell’applicazione dei programmi e della rappresentanza del Fondo; da otto uffici regionali coadiuvati da 125 uffici statali; da quattro uffici specializzati e da 37 Comitati nazionali. Questi comitati, che hanno in gran parte sede nei Paesi donatori al fine di sensibilizzare e promuovere i diritti dell’infanzia, sono organizzazioni non governative che operano sulla base di un accordo di cooperazione con il Fondo. L’UNICEF è finanziato quasi esclusivamente da contributi volontari provenienti dagli Stati membri e da donatori privati. Le sue funzioni sono essenzialmente operative, di assistenza tecnica ai governi per la predisposizione di progetti a favore dell’infanzia. Con l’adozione della Convenzione sui diritti del fanciullo del 1989 il Fondo coadiuva l’azione del Comitato per i diritti del fanciullo istituito al fine di esaminare i progressi compiuti dagli Stati nell’attuazione degli obblighi previsti dalla Convenzione.