unire
Ricorre solo nel Convivio e nella Commedia, come transitivo, anche pronominale; numerose, e semanticamente significative, le occorrenze del participio passato con funzione verbale o aggettivale.
Nelle forme finite non è mai attestato nel significato proprio di " mettere insieme più cose riducendole a una sola "; a questo valore si collega però il valore di " compatto ", " intero ", " non diviso " con il quale è frequentemente attestato il participio passato: Cv III IX 14 per essere lo viso debilitato, incontra in esso alcuna disgregazione di spirito, sì che le cose non paiono unite ma disgregate.
Allorquando Francesco de' Cavalcanti si trasforma di uomo in serpente, la lingua, ch'avëa unita e presta / prima a parlar, si fende (If XXV 133), cioè, da " compatta ", " intera " (Ottimo) e idonea ad articolare parole qual era, diventa biforcuta, come gli antichi credevano essere quella del serpente.
D. e Beatrice sono saliti nel cielo della Luna: Per entro sé l'etterna margarita / ne ricevette, com'acqua recepe / raggio di luce permanendo unita (Pd II 36). In che modo la massa solida della luna possa accogliere in sé il poeta, con la fisicità del suo corpo mortale, è incomprensibile per la mente umana: il miracolo della penetrazione dei corpi è genialmente spiegato con la similitudine illusoria dell'acqua che " non perde la sua coesione " quando un raggio luminoso vi penetra.
Più frequentemente il verbo allude al costituirsi di un vincolo affettivo, morale o comunque non materiale, il quale stringe insieme più persone rendendole solidali fra loro; nell'ambito di quest'accezione in più casi u. è usato in relazione all'appetito inteso come moto dell'animo per cui si tende al possesso di un bene: Cv IV I 1 Amore... è che congiunge e unisce l'amante con la persona amata; III II 8 però che ne le bontadi de la natura [e] de la ragione si mostra la divina, viene che naturalmente l'anima umana con quelle per via si unisce; con l'infinito sostantivato: § 9 Questo unire è quello che noi dicemo amore; e così in X 2 (due volte), IV XIII 15. Analogamente, nella rappresentazione delle mistiche nozze tra Francesco e Povertà: dinanzi a la sua spirital corte / et coram patre le si fece unito (Pd XI 62).
Un valore concettuale più ricco è assunto dal verbo quando esso ricorre con riferimento alla misteriosa relazione ipostatica delle nature divina e umana in Cristo: Cv II V 10 Puotesi considerare lo Padre secondo che ha relazione al Figlio, cioè come da lui si parte e come con lui sé unisce (un altro esempio nello stesso paragrafo); Pd VII 32 al Verbo di Dio discender piacque / u' la natura, che dal suo fattore / s'era allungata, unì a sé in persona / con l'atto sol del suo etterno amore; II 42 quella essenza in che si vede / come nostra natura e Dio s'unio, dove " il singolare può servire a dar rilievo alla unità della essenza di Cristo " (Scartazzini-Vandelli); per la lezione, v. Petrocchi, Introduzione 224.
L'interpretazione di Pd VII 35 questa natura al suo fattore unita, / qual fu creata, fu sincera e buona, è pressoché concorde: " la natura umana, unita al Verbo tale quale era stata creata in Adamo, fu pura e senza peccato: cioè Cristo nacque senza la macchia del peccato originale " (Chimenz). Il Pietrobono, invece, pur convenendo con il significato generale del passo, offre per le parole al suo fattore unita una spiegazione diversa (" finché rimase obbediente a colui che l'aveva fatta "), secondo la quale verrebbe meno il riferimento all'unione ipostatica.
Negli altri esempi ricorre il participio passato, con funzione verbale o aggettivale.
In un caso l'uso cade in relazione all'istinto innato nell'uomo di tendere verso Dio: Cv III II 7 l'anima umana... naturalmente disia e vuole essere a Dio unita per lo suo essere fortificare.
In Cv I XII sono esaminate le cause che hanno suscitato in D. il suo perfettissimo amore per il volgare e, fra queste, in particolare, la prossimitade. Il ragionamento è condotto secondo il consueto schema sillogistico: Tanto è la cosa più prossima quanto, di tutte le cose del suo genere, altrui è più unita: onde... di tutte l'arti la medicina è la più prossima al medico, e la musica al musico, però che a loro sono più unite che l'altre (§ 4; altro esempio nello stesso paragrafo), in quanto sono forme accidentali costitutive della loro professione; e così lo volgare è più prossimo quanto è più unito, e questo non solo per la ragione intrinseca che uno solo è prima ne la mente che alcuno altro, cioè perché come lingua madre costituisce il patrimonio primo e solo di ognuno, il che lo rende per sé... unito, ma anche per una ragione estrinseca, in quanto è congiunto con le più prossime persone (§ 5; cfr. anche § 7).
Assume un più complesso contenuto concettuale in Pg XVIII 50, dov'è enunciata la dottrina che ogne forma sustanzïal... setta / è da matera ed è con lei unita: l'anima razionale, in quanto forma del corpo, è nettamente distinta dalla materia, cioè è di diversa natura, ma è unita ad essa, in quanto la materia è sempre ordinata alla forma.
Salito nel cielo del Sole, D. si volge a ringraziare Dio con tanta prontezza da dimenticare la stessa Beatrice; di questa dimenticanza la gentilissima non si rammarica, ma ride: sì se ne rise, / che lo splendor de li occhi suoi ridenti / mia mente unita in più cose divise (Pd X 63); qui unita vale " astratta dalla molteplicità del sensibile ", " raccolta ", secondo un'accezione attestata anche da Giordano da Pisa: " quando io voglio vedere una verità, e' mi conviene essere unito e morto a' sensi " (cit. dal Sapegno).