unita di conto
unità di conto Una delle 3 funzioni essenziali della moneta (➔ ): oltre che riserva di valore e mezzo di scambio, essa rappresenta l’u. di c., ovvero il metro comune per misurare il valore delle transazioni economiche tramite la fissazione dei prezzi e la contabilizzazione dei debiti e dei crediti, associati al passaggio di proprietà dei beni o delle attività senza un contestuale regolamento in moneta.
Ciascun operatore economico, sia esso impresa o consumatore o istituzione pubblica, è in grado di stimare non solo le proprie entrate e uscite monetarie, ma anche quelle di altro tipo (per es., il fitto imputato per un proprietario della prima casa, l’ammortamento dei beni capitali per un’impresa). Si possono così calcolare grandezze economiche d’interesse per la propria attività (per es., reddito e risparmio per le famiglie, costi e profitti per le aziende) e fornire ai mercati e all’operatore pubblico informazioni quantitative omogenee.
In assenza di stabilità monetaria (➔), la funzione di u. di c. della moneta è compromessa dalla rapidità temporale nel mutamento dei prezzi che un’elevata inflazione (➔) determinerebbe, con ciò creando difficoltà agli operatori nei loro calcoli di convenienza. In questo caso, in un Paese potrebbero coesistere più monete (per es., in quelli meno sviluppati, dollaro e valuta locale), con costi anche psicologici per la doppia contabilità.