UPPSALA
Città della Svezia centro-orientale, posta sul fiume Fyris, maggior centro culturale del paese e sede della più antica università svedese.
In epoca altomedievale l'insediamento era denominato Östra Aros e solo nel 1280 ca., allorché assunse le funzioni di centro direzionale della regione, acquisì anche la denominazione attuale. Nell'ambito dell'amministrazione reale svedese, U. appartenne al baliato di Stoccolma fino al 1400, quando fu creato un nuovo baliato autonomo: la città era governata da un balivo, da un borgomastro e da un Consiglio. Dal punto di vista ecclesiastico fu sede vescovile autonoma e poi, a partire dal 1270 ca., sede arcivescovile.La storia più antica della città è strettamente legata a Gamla ('Vecchia') U., l'insediamento precedente, situato km 4 più a N. A partire dal sec. 6° essa fu il centro principale del regno degli Svear, con una residenza reale fortificata, una necropoli, un centro religioso pagano e un insediamento di dimensioni significative, ma non fortificato; all'inizio del sec. 12° vi fu costruita una chiesa vescovile.La città è menzionata nella più antica pergamena svedese rimasta (1164-1167; Stoccolma, Riksarkiv, A8) e in altri documenti di diversa natura, come lettere d'acquisto, protocolli e diari reali, conservatisi insieme con i registri contabili della cattedrale di U. (Stoccolma, Riksarkiv; Uppsala, Landarkiv; Universitetsbibl.).Mancano immagini originali della città nel Medioevo, ma esiste una copia (Rudbeck, 1679) di una carta che dovrebbe risalire agli anni intorno al 1270: essa è stata considerata falsa fino agli anni Novanta, quando le indagini archeologiche ne hanno confermato i dettagli.A partire dal 1230 ca., U. fu circondata da un fossato affiancato da una palizzata, opere di fortificazione individuate nel corso degli scavi archeologici; altre testimonianze del genere si limitano alla fortezza dell'arcivescovo e al muro perimetrale che circondava la cattedrale.
Intorno al 1300 esistevano sette chiese: la basilica della SS. Trinità, a tre navate, è documentata nel 1275, ma alcune parti sono più antiche; nello stesso luogo, nel secolo precedente, esisteva una chiesa in legno. La chiesa di S. Pietro, documentata nel 1302, era a una navata con coro a terminazione rettilinea: fu rasa al suolo dopo la Riforma, ma i suoi resti sono stati indagati archeologicamente prima di essere definitivamente distrutti. S. Maria, documentata nel 1221, era sede del prevosto e faceva parte della residenza reale più antica: anche in questo caso l'edificio fu raso al suolo nel Cinquecento, ma i suoi resti sono stati indagati.La cattedrale di U., costruita dal 1270 ca. al 1435 ca., è la chiesa più grande della Scandinavia, nelle forme di una basilica a tre navate costruita in mattoni e pietra calcarea: l'impianto si richiama a modelli del Gotico francese, mentre alcune parti sono nello stile della Germania settentrionale; anche le facciate appaiono influenzate dalle forme del Gotico del Baltico. Alla sua inaugurazione, nel 1435, mancava ancora il campanile: le due torri orientali furono infatti costruite alla metà del Quattrocento; estesi restauri eseguiti alla fine del sec. 19° apportarono sensibili modifiche all'edificio. L'apparato decorativo riguarda i rilievi trecenteschi sulle colonne interne e le sculture quattrocentesche dei portali.La chiesa di S. Erico, costruita nella seconda metà del sec. 13°, ora in rovina, presentava un impianto 'a sala' con coro poligonale: nell'epoca antecedente al completamento della cattedrale essa venne utilizzata per conservare le reliquie del santo nazionale.La prima residenza arcivescovile, documentata nel 1298, era situata immediatamente a O della cattedrale ed è ora inglobata in un edificio dell'Università, costruito nel Seicento. Una seconda residenza fortificata arcivescovile era composta da un grande edificio con pianta a L in pietra e mattoni, ampi resti del quale vennero rasi al suolo nel corso dell'Ottocento.La più antica residenza reale di U. non è mai stata localizzata, al pari della zecca, attestata dopo il 1285. Il municipio era situato nella piazza principale, ma non ne esistono resti materiali né raffigurazioni.La piazza centrale della U. medievale, la cui costruzione è testimoniata dalle fonti verso la fine del Trecento, sorgeva in un sito che risulta sconosciuto e prese il posto di una piazza precedente. I ponti più antichi sono datati intorno al 1286 e al 1309: il grosso complesso del mulino della cattedrale è documentato nel 1286; la casa dello Spirito Santo, con una chiesa, fu fondata nel 1298 ca. e venne demolita nel 1815.Intorno al 1247 l'Ordine francescano fondò a U. un convento, oggi scomparso, comprendente una chiesa (a due navate con coro rettangolare), tre corpi di fabbrica raggruppati intorno a un chiostro (dotato di una galleria colonnata) e un cimitero.U. era un centro relativamente piccolo a forte vocazione amministrativa, mentre le attività commerciali erano di limitata importanza. La città era prevalentemente composta da abitazioni in legno, intervallate da numerosi terreni coltivati e da pascoli; presentava inoltre ca. ottanta edifici in muratura. L'edilizia in legno nella città più antica, di cui restano poche tracce, era dominata da costruzioni a traliccio su basamento di pietra, con isolati composti da gruppi di ambienti disposti intorno a cortili, lungo il perimetro di una corte centrale lastricata in pietra.
Fra i più importanti oggetti d'arte conservati nel tesoro della cattedrale vanno ricordati: la corona funebre di s. Erico (1160 ca.), un reliquiario smaltato di Limoges (1175 ca.), abiti in tessuto dei secc. 13°-16° e vasi liturgici del 14° secolo. Un gruppo di belle sculture gotiche fu probabilmente eseguito sotto la guida del francese Estienne de Bonneuill, documentato a U. nel 1287. Oltre che nel tesoro della cattedrale, opere d'arte e reperti archeologici di epoca medievale sono conservati nell'Upplandsmus. e nello Statens historiska mus. di Stoccolma; il Gamla Uppsala Mus. ospita testimonianze relative al periodo dal 500 ca. al 1200.
Bibl.:
Fonti. - O. Rudbeck, Atlantica sive Manheim, Uppsala 1679.
Letteratura critica. - G. Boëthius, A.L. Romdahl, Uppsala domkyrka 1258-1435 [Il duomo di U. 1258-1435], Uppsala 1935; N. Sundquist, Östra Aros. Stadens uppkomst och dess utvekling intill år 1300 [Östra Aros. La nascita della città e il suo sviluppo fino all'anno 1300] (Uppsala stads historia, 1), Uppsala 1953; S. Ljung, Uppsala under yngre medeltid och Vasatid [U. nel tardo Medioevo e nell'epoca dei Vasa] (Uppsala stads historia, 2), Uppsala 1954; A. Geijer, Textila skatter i Uppsala domkyrka under åtta århundraden [Tesori tessili nel duomo di U. durante otto secoli], Uppsala 1964; L. Redin, Uppsala (Medeltidsstaden, 3), Stockholm 1976; A. Andersson, Skattkammaren [La stanza del tesoro], in Uppsala Domkyrka. Katedral genom sekler [Il duomo di Uppsala. La cattedrale nei secoli], Uppsala 1982; G. Dahlbäck, O. Ferm, S. Rahmqvist, Det medeltida Sverige, I, 2, Tjundaland [La Svezia medievale, I, 2, Tjundaland], Stockholm 1984; Från Östra Aros till Uppsala [Da Östra Aros a U.] (Uppsala stads historia, 7), a cura di N. Cnattingius, T. Nivèus, Uppsala 1986; A.C. Bonnier, Kyrkorna berätter. Upplands kyrkor 1250-1350 [Le chiese raccontano. Le chiese dello Uppland 1250-1350], Uppsala 1987; G. Malm, Recent Excavations at Uppsala Cathedral, Sweden, World Archaeology 18, 1987, pp. 382-397; Uppsala slott. Vasaborgen [Il castello di Uppsala. La fortezza dei Vasa], a cura di B. Douhan, Uppsala 1990; J. Anund, Urban Archaeology in Uppsala, I, Stand, Aufgaben und Perspektiven, "Lübecker Kolloquium zur Stadtarchäologie im Hanseraum, Lübeck 1996 ", a cura di D. Mürenberg, Lübeck 1996.J. Anund