Ur
Città antica della Bassa Mesopotamia, od. Tell al-Muqayyar presso an-Nasiriyah (Iraq). Città del dio-luna Nanna (sumerico) o Su’en, poi Sin (accadico), il cui tempio era il fulcro dell’area sacra (giparu) al centro della città. Collocata presso lo sbocco antico dell’Eufrate, nella laguna che immetteva nel Golfo Persico, U. gestiva il commercio marittimo con Dilmun (Bahrein) e Magan (Oman). La sua storia si può suddividere in otto fasi.
1. Nel periodo protodinastico (Early Dynastic, ED) vanno ricordate le ricchissime tombe reali (ED IIIa, 2500-2450 a.C. ca.), poi la I e la II dinastia (ED IIIb, 2450-2400 ca.), entrambe incluse nella lista reale sumerica, con i re Mesannepadda, Aannepadda, Lugalkisalsi e altri.
2. U. fu poi assoggettata da Uruk (Lugalzaggesi), da Akkad (Sargon e successori), e infine dai gutei (2400-2100 ca.).
3. La riscossa sumerica iniziò a Uruk, ma presto Ur-Nammu fece di U. la capitale di un più vasto regno, dando inizio alla III dinastia (2100-2000 ca.), che controllava tutta la Bassa Mesopotamia. Con Ur-Nammu e Shulgi, U. centralizzò il governo del territorio, sostituendo i re locali con governatori di nomina regia; unificò pesi, misure e prezzi; emanò un codice di leggi e redasse un catasto generale; si arricchì di edifici templari (inclusa la ziqqurat); assicurò la protezione dagli attacchi esterni mediante ripetute campagne in Alta Mesopotamia e attraverso la costruzione di un’enorme fortificazione per contenere i pastori amorrei fuori dal territorio agricolo. Dopo una fase di stabilità (con i re Amar-Sin e Shu-Sin) sopraggiunsero sotto Ibbi-Sin la crisi (carestie, difficoltà di approvvigionamento), la progressiva perdita di controllo delle province e infine la caduta della città sotto l’attacco degli elamiti.
4. La distruzione di U. fece un’enorme impressione e fu ricordata in due «lamentazioni». Ma il suo prestigio era tale che la successiva dinastia (Isin I) si presentò come continuatrice di Ur III, e i suoi re ne imitarono gli inni celebrativi. U. rimase sotto Isin (fin verso il 1900), poi passò sotto Larsa, e infine (1763) sotto la Babilonia di Hammurabi.
5. Ben presto (1735 ca.) U. si distaccò da Babilonia con la I dinastia del Paese del mare, restando autonoma per tre secoli, per essere poi nuovamente annessa dai cassiti (1450- 1150 ca.) e dalla II dinastia di Isin (1150-1050 ca.).
6. Il periodo di grave depressione della Bassa Mesopotamia (1050-750 ca.) vide U. a tratti indipendente (II dinastia del Paese del mare), a tratti dipendente da Babilonia o dai caldei di Bit-Yakin.
7. Nelle guerre tra Assiria, caldei ed Elam, U. mantenne una posizione filoassira, ricevendo esenzioni fiscali e rilancio edilizio. Partecipò però alla ribellione di Shamash-shum-ukin contro Assurbanipal (652-648), subendo una seria punizione.
8. Riemerse nella documentazione solo 50 anni dopo, con Nabucodonosor II, e i re caldei vi eseguirono importanti opere edilizie. Passò poi sotto il dominio persiano (539) per essere progressivamente abbandonata nel corso del 4° sec. a.C.