URAL (A. T., 66-67)
Fiume della Russia orientale, detto anticamente Jaīk, le cui sorgenti si trovano negli Urali Meridionali o Selvosi, a sud dello Jaman-tau e più precisamente nel gruppo dell'Iremel′. Esso percorre dapprima una larga vallata, orientata da nord a sud; raggiunta la città di Orsk, volge decisamente a ovest, mantenendo tale direzione sino a Uralsk, dove riprende la primitiva direzione meridiana, che mantiene sino al suo sbocco nel Mar Caspio. La lunghezza del suo corso può essere calcolata in 1390 km. circa; suoi affluenti sono la Samara sulla destra, l'Or e l'Ilek sulla sinistra, oltre ad altri minori; il più importante è l'Ilek, al quale confluisce anche la Kobda. Il volume di acque di questi affluenti è però limitato, poiché la forte evaporazione, provocata dal clima aridissimo, ne riduce di molto la portata. Nell'ultimo tratto il corso dell'Ural, come quello del Volga, si trova al disotto del livello del mare; esso sbocca nel Caspio con un delta assai ampio, che tende a progredire di continuo. L'Ural ha un regime assai irregolare, con forti piene primaverili, all'epoca cioè dello scioglimento delle nevi; durante l'inverno è ingombro dai ghiacci per oltre 150 giorni; perciò non è molto utilizzabile per la navigazione, per quanto lo si possa risalire sino a Verchne Uralsk, e qualche piroscafo di discreta portata raggiunga Orsk. Abbondantissimo è il prodotto della pesca, soprattutto in storioni e salmoni, che però sono per qualità di gran lunga inferiori a quelli del Volga. Sul delta è sorto il villaggio di Gur′ ev, fondato durante il sec. XV da servi, che erano sfuggiti al giogo dei signori del basso Volga, e ora centro peschereccio importante con oltre 32.000 ab. Nelle steppe della sponda sinistra vivono pochi nomadi. Lungo l'Ural corre la via ordinaria che unisce Uralsk a Gur′ ev, da cui parte la ferrovia per Dossor, centro petrolifero di recente fondazione.