Urbano I
Papa per otto anni (cfr. Eusebio Historia ecclesiastica VI XXIII 3) dal 222, dopo la morte di Callisto, al 230.
Secondo il Liber Pontificalis (pp. 143 ss.), U. era romano, figlio di un certo Ponziano; per il resto tale documento sa dirci ben poco; anzi la sua notizia circa la sepoltura nel cimitero di Pretestato risulta effetto di una confusione con il ‛ confessore ', il quale, stando alla testimonianza del papa Cornelio (in Eusebio VI XLIII 6), aderì temporaneamente allo scisma di Novaziano. Il papa U., invece, fu sepolto nel cimitero di Callisto, ov'è stata trovata un'iscrizione greca frammentaria con il suo nome. Nessun documento antico parla del martirio di U., il quale, però, è descritto con numerosi particolari negli scritti apocrifi, ossia nella tardiva Passio Urbani e già nella romanzata Passio Sanctae Caeciliae. In quest'ultima opera egli figura come protagonista, braccato dalla polizia imperiale, che conferisce il battesimo ai due uomini che entrano nella vita della santa, ossia Tiburzio e Valeriano. Il Liber Pontificalis si limita a dire che U. fu " confessore della fede ", convertì e battezzò molti, fra cui Valeriano, e che assistette numerosi martiri. Ivi Tiburzio è ricordato come colui che curò la sepoltura del papa. Nella Passio Sanctae Caeciliae U. è detto " due volte confessore "; per evitare la cattura, dimora in mezzo ai sepolcri della Via Appia, attorniato da una turba di poveri. A lui si rivolge Valeriano per essere istruito nella fede e battezzato (Passio 5 ss.). Valeriano, che descrive in modo molto vivace il papa " già condannato due volte " e attivamente ricercato dalla polizia imperiale, dopo la conversione trasforma la sua casa in un luogo di culto; in un solo giorno U. vi avrebbe battezzato più di 400 persone.
D. (Pd XXVII 44) nomina U. dopo Sisto, Pio e Callisto fra i pontefici martiri che illustrarono e fecondarono la Chiesa primitiva; il poeta nel citare, dopo Sisto, Pio, Callisto e U. modifica la lista dei pontefici romani inserita nel ‛ canone ' della messa aggiungendovi questi tre ultimi papi (cfr. CALLISTO I).
Bibl. - Liber Pontifcalis, a c. L. Duchesne, I, Parigi 1886; H. Delhaye, Ètude sur le légendier Romain, Bruxelles 1936, 73-96, 194-220 (che contengono rispettivamente lo studio e il testo della Passio Sanctae Caeciliae).