urea
Composto organico di formula H2NCONH2 (diammide dell’acido carbonico), presente nei tessuti e nel sangue, che si forma come prodotto ultimo del metabolismo dei composti azotati. L’u. rappresenta una delle forme a bassa tossicità in cui gli organismi viventi eliminano l’ammoniaca (anche sotto forma di ioni ammonio NH4 +) derivante dalla deamminazione metabolica degli amminoacidi. Negli organismi ureotelici (che eliminano azoto sotto forma di u.), l’u. viene sintetizzata enzimaticamente all’interno del fegato nel ciclo dell’urea, e poi secreta nel sangue e sequestrata dai reni per essere escreta nell’urina. Nel ciclo dell’u. sono coinvolte cinque reazioni enzimatiche, due delle quali si svolgono nei mitocondri e tre nel citoplasma. L’u. viene rapidamente allontanata dall’organismo con le urine, che la contengono in elevata concentrazione (l’uomo normalmente in 24 ore ne elimina 15÷35 g) perché per questa sostanza, a eccezione dei casi di gravi lesioni tubulari tossiche, non esiste riassorbimento tubulare. In relazione alla sua solubilità, l’u. si può considerare atossica, ma quando per cause patologiche si accumula nel sangue e nei tessuti è causa di uremia. In terapia è usata per ridurre la pressione endocranica ed endooculare.