uretra
Piccolo condotto che unisce la vescica urinaria con l’esterno. Mentre nella femmina ha la sola funzione di permettere il passaggio dell’urina, nel maschio serve anche per il passaggio dello sperma poiché in essa si immettono i condotti eiaculatori.
L’u. maschile è lunga circa 20 cm ed è suddivisa dal diaframma urogenitale in una porzione posteriore e una anteriore. La prima include l’u. prostatica e membranosa. La porzione anteriore comprende l’u. bulbare, peniena e navicolare. L’u. prostatica è divisa in una porzione prossimale e una distale, che tra loro formano un angolo aperto in avanti di 35°. Sulla parete posteriore è presente una cresta mucosa, definita cresta uretrale che, nella sua porzione mediana, si ispessisce formando un rilievo mucoso chiamato verumontanum ai lati del quale si aprono i dotti prostatici. L’u. prostatica è ricoperta da epitelio di transizione, un epitelio stratificato nel quale il numero di strati e la forma delle cellule variano a seconda dello stato funzionale (disteso o contratto). L’u. membranosa origina all’apice prostatico e attraversa trasversalmente il diaframma urogenitale. A tale livello è avvolta dal muscolo dello sfintere uretrale striato che, insieme ai muscoli elevatore dell’ano, bulbocavernoso e ischiocavernoso, è responsabile della continenza urinaria. L’u. anteriore è costituita da una parete vera e propria, il corpo spongioso dell’u., il quale è formato da spazi vascolari assai distanziati gli uni dagli altri a opera di un abbondante tessuto fibro-elastico. L’u. bulbare è quel tratto dell’u. anteriore compreso tra l’u. peniena e l’inizio dell’u. posteriore. In questo tratto dell’u. il corpo spongioso uretrale è ben sviluppato. L’u. peniena è quel tratto dell’u. compreso tra il solco balanico e il legamento sospensore del pene. L’u. navicolare rappresenta la continuazione dell’u. peniena: la sua parte distale nasce da una invaginazione dell’epitelio del glande. L’u. anteriore è ricoperta da epitelio colonnare, che diventa epitelio pavimentoso in corrispondenza del meato uretrale. Tra le cellule epiteliali dell’u. troviamo le cellule caliciformi intercalate, secernenti il muco che lubrifica la mucosa dell’uretra. Queste cellule si raggruppano a formare le ghiandole uretrali del Littrè: queste ultime si dividono in intramucose, disposte cioè nello spessore della mucosa uretrale, ed extramucose, più frequenti a livello dell’u. membranosa. L’apporto ematico all’u. avviene attraverso l’arteria pudenda interna, da cui originano l’arteria cavernosa, l’arteria bulbouretrale e l’arteria dorsale del pene. Il deflusso venoso avviene attraverso le vene dorsali superficiale e profonda del pene e le vene cavernose. Il drenaggio linfatico avviene nel sistema iliaco interno per l’u. posteriore, ai linfonodi inguinali per l’u. anteriore.
L’u. femminile è lunga circa 4 cm ed è situata al di sotto dell’arco pubico. Posteriormente è a contatto con la parete vaginale anteriore. Anteriormente è in rapporto con la sinfisi pubica, alla quale è fissata mediante i legamenti pubouretrali. L’u. femminile è suddivisa dal diaframma urogenitale in un segmento superiore e uno inferiore. A livello del diaframma urogenitale è circondata dallo sfintere uretrale esterno. Si dirige dall’alto in basso e dal dietro in avanti. L’u. si apre all’esterno mediante il meato uretrale esterno, che si trova tra il clitoride e l’adito vaginale. Lo strato epiteliale dell’u. femminile è squamoso nella sua porzione distale, squamoso pseudostratificato o transizionale nella restante porzione. L’apporto arterioso all’u. femminile deriva dalle arterie vescicali inferiori, vaginali, pudende interne. Il ritorno venoso scarica nella pudenda interna. I linfatici drenano nei linfonodi inguinali e, per l’u. prossimale, negli iliaci interni.