• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

urgere

di Andrea Mariani - Enciclopedia Dantesca (1970)
  • Condividi

urgere

Andrea Mariani

Due attestazioni nel Paradiso, solo nella III singol. pres. indic., in rima entrambe le volte con turge; il contesto è chiaramente colto, ricco di reminiscenze latine, soprattutto nei termini con cui rima il verbo, appunto turge e sorge (X 142), gurge (XXX 70).

Dal punto di vista grammaticale, l'uso è assoluto nella prima delle due occorrenze (l'una parte e l'altra tira e urge, / tin tin sonando), in cui D. descrive l' " alterno gioco di tiraggio e pressione sulla leva del martelletto " (Mattalia), che è causa del movimento e del suono degli orologi (cfr. Petrocchi, ad locum).

Il luogo non è di chiarissima interpretazione, ma certo il verbo, in coppia con tira, non può valere altro che il contrario di questo: " impellit " (Benvenuto), " spinge " (Buti). Dall'uso concreto, materiale, si passa al traslato con valore morale In Pd XXX 70, in cui soggetto è " il bisogno di sapere " di D., di " scoprire il significato di quanto vede " (Mattalia), desiderio che prima infiamma il suo animo, e poi lo " stimola a ricercar notizia " (Venturi), " eccita " (Casini-Barbi) D. finché Beatrice soddisfa il suo giusto ardore, che tanto... piace più quanto più turge (v. 72; il Buti legge t'urge, vedendo un altro uso del verbo ‛ urgere '). Fra i passi citati dal Tommaseo, quello di s. Paolo sembra più vicino al luogo dantesco, e può esserne una fonte: " Caritas... urget nos " (II Corinth. 5, 14).

Vocabolario
ùrgere
urgere ùrgere v. tr. e intr. [dal lat. urgēre «incalzare, spingere, sollecitare»] (io urgo, tu urgi, ecc.; non sono usati il pass. rem., il part. pass., né, di conseguenza, i tempi composti). – 1. tr. Incalzare, sospingere: come orologio...
urgènte
urgente urgènte agg. [dal lat. tardo urgens -entis, agg., propr. part. pres. di urgēre «urgere»]. – Che urge, pressante; che richiede pronta soluzione, o immediato interessamento, o che deve essere eseguito al più presto: avere un bisogno,...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali