urtista
s. m. e f. Nella tradizione romana, venditore ambulante che propone ai turisti ricordini e oggetti sacri.
• Allarme urtisti abusivi. Crescono nella capitale, rispetto allo scorso anno, più del 30%, i venditori abusivi che girano, zaino o sacca in spalla, per largo e per lungo la città Eterna, in cerca di clienti. (Ester Mieli, Libero, 4 novembre 2007, p. 54, Roma) • le regole sono severe anche coi venditori di souvenir, quelli per i quali la burocrazia romana prima ancora del fascismo inventò persino un nome, «urtisti», perché «urtavano» i turisti con la mercanzia appesa al collo. Nella zona dei Fori imperiali avranno spazio sul vialone alle spalle del Colosseo ‒ potranno arrivare circa a trenta ‒ ma non davanti, dove i turisti si radunano e, soprattutto, dove ferma la metropolitana. E via così per Fontana di Trevi, dove lo spazio per gli ambulanti ci sarà solo in una via laterale. O per piazza Navona, dove saranno censiti 25 ritrattisti e un «urtista» in un angolo del grande catino. (Sara Menafra, Messaggero, 13 agosto 2014, p. 17, Cronache) • Si aggiunge così un ulteriore tassello al riordino del settore, particolarmente sentito in zone turistiche: è infatti del 30 luglio 2015 il provvedimento 3357 del Tar Lazio, che conferma la possibilità per il Comune di rilocalizzare l’attività degli «urtisti» (venditori di souvenir) ritenuta incompatibile con la tutela dei beni culturali e paesaggistici delle aree del Tridente (piazza del Popolo). (Guglielmo Saporito, Sole 24 Ore, 1° ottobre 2015, p. 49, Norme e tributi).
- Derivato dal s. m. urto con l’aggiunta del suffisso -ista.
- Già attestato nella Repubblica del 20 settembre 1997, Roma, p. IV.