usaggio
Solo in Fiore CXLVIII 14 Ma pure almen senn'ho mess'en l'usaggio, in una delle battute sentenziose poste in bocca alla Vecchia, che così conclude un elenco di scapestrerie giovanili. Il termine, con evidente suffisso transalpino, vale propriamente " uso " (v.), anche se nel passo, con comprensibile estensione di significato, coincide con " esperienza ".
La forma conosce numerose attestazioni nel linguaggio poetico dei primi secoli, anche con interessanti variazioni di campo semantico (da ‛ uso ' ad ‛ abitudine ' a ‛ esperienza '): così in Giacomo da Lentini (Dolce cominzamento 39 " tant'è di mal usaggio "; Dal core mi vene 114 " e piango per usaggio "), in Iacopo Mostacci (Umile core e fino 9 " mentre non vidi in ella folle usagio ") o in Brunetto Latini (Tesoretto 11)