UUSIMAA (oppure anche come denominazione amministrativa Uudenmaa, Nyland in svedese; A. T., 68)
Provincia (län) della Finlandia meridionale. Il nome ("terra nuova") appare nelle fonti fino dal sec. XIII e si collega ai primi insediamenti degli Svedesi sulle coste della Finlandia. Esso designa una regione storico-geografica, che corrisponde quasi interamente all'attuale provincia. Il territorio comprende tutta la frammentata costa dal fiordo di Hanko (Hangö) a Loviisa e, all'interno, un buon tratto della piattaforma litoranea a sud del Salpausselkä, fino alla valle del Kymmene. Questo limite orientale, più che a caratteristiche fisiche, corrisponde alla diffusione dell'elemento svedese. L'estremo settentrionale è a circa 60° 50′ lat. N., poco a S. di Lahti; l'estremo meridionale, che è anche quello dell'intera Finlandia, è alla punta di Hankoniemi (Hangöudd), a 59°48′ 30′′. Sono comprese nella provincia anche le isole di Suursaari (Hogland), Tytärsaari, Lavaansaari, ecc.
È una delle meno estese provincie della repubblica (12.139 kmq., di cui 775 occupati dalle acque continentali), ma la più densamente popolata (42 ab. per kmq.), anche perché vi si trovano la capitale dello stato, Helsinki (v.; circa 200.000 ab.) e altre quattro cittadine (Loviisa, Porvoo, Tammisaari, Hanko, con circa 20.000 abitanti insieme).
Il numero complessivo degli abitanti è più che triplicato nei novant'anni fra il 1840 (150.358 ab.) e il 1930 (507.700), e aumenta tuttora notevolmente. Ma la ripartizione fra popolazione urbana e rurale è mutata profondamente: alla metà del secolo scorso le città comprendevano meno di un quinto del totale, nel 1880 un quarto, nel 1900 già quasi un terzo, oggi all'incirca la metà. L'importanza dell'immigrazione, specie per l'attrazione di Helsinki, è indicata dal fatto che al censimento 1920 il 26% degli abitanti risultava nato in altre provincie e il 2% all'estero (Russia, Svezia).
Nel complesso il finlandese è lingua madre del 61,3% della popolazione, lo svedese del 38%; e la proporzione permane quasi invariata anche se si considerano separatamente la popolazione urbana (60,9% di finlandesi) e quella rurale (61,7%). Tuttavia nei distretti costieri e nelle città minori (esclusa cioè Helsinki) prevale nettamente l'elemento svedese. Si contano inoltre un migliaio di Russi e circa 1500 Germanici.
Per la presenza di Helsinki e degli altri centri urbani, la struttura economica è abbastanza complessa. Il 39% della popolazione della provincia è dedito all'agricoltura, allevamento e foreste; il 25% alle industrie e mestieri; il 7% ai trasporti di terra e di mare; il 9% al commercio; il 3,5% ai pubblici servizî.
Il territorio presenta la più alta percentuale di area coltivata (22%) nei confronti con le altre provincie. Circa 1/4 di quest'area è occupato dall'avena,1/10 dalla segale, 3/5 da colture foraggere; seguono patate, frumento, colture orticole. L'allevamento è prospero (170.000 bovini, 70.000 ovini, 47.000 suini, 40.000 equini) e bene organizzato (latterie, industria del burro e dei formaggi). Estesa e razionalmente sfruttata anche l'area forestale; intensa la pesca nelle acque interne e costiere.
L'industria e il commercio sono accentrati in Helsinki (v.), ma importante è pure l'attività portuale di Hanko, che assicura le comunicazioni con gli altri paesi baltici anche nell'inverno, e notevole inoltre l'attività industriale di Porvoo (segherie).