VACCEI
. Popolo dell'Hispania Tarraconensis, vivente sul corso medio del Durius (Douro), fra gli Astures di Galizia e i Vettones di Lusitania. Popolo assai bellicoso, esso fu la prima volta sottomesso nell'anno 220 dal giovane Annibale, che, in una delle sue prime operazioni come duce dei Cartaginesi in Spagna, occupò le loro città di Elmantica e di Arbucale. Nel 193 i Vaccei, collegati con gli Oretani e i Vettoni, furono sconfitti presso Toledo dai Romani condotti da Fulvio Nobiliore; nel 179 essi erano nuovamente vinti in due battaglie e fiaccati dal proconsole Postumio Albino. Nel 151, assediati in Cauca (Coca) dal console Licinio Lucullo, dovettero arrendersi a discrezione e furono massacrati o fatti schiavi; ma Lucullo non poté poi conquistare Pallantia (Palencia), che era il capoluogo dei Vaccei; fu in questa campagna che, all'assedio di Intercatia, rifulse l'eroismo di Scipione Emiliano, che montò per primo sulle mura di quella città munitissima. Anche in seguito i Vaccei si ribellarono più volte ai Romani, sia nel 134 dando aiuto ai Numantini, sia durante le sommosse scoppiate nella Citeriore fra il 99 e il 93 a. C., sia infine nel 56 quando furono domati da Cecilio Metello Nipote.
Da Diodoro, V, 34, sappiamo che i Vaccei praticavano la comunanza delle terre. Plinio (III, 26) ricorda 18 città dei Vaccei, fra le quali nomina Pallantia (Palencia), Lacobriga (Carrión de los Condes), Cauca (Coca) e Intercatia.
Bibl.: A. Schulten, Numantia, I: Die Keltiberer, Monaco 1914; E. Philipon, Les Ibères, Parigi 1909.