Giurista longobardista, nato forse a Mantova, e insegnante, tra la seconda metà del sec. 12º e i primi del seguente, nella scuola di diritto longobardo che si ritiene sia fiorita in quella città dopo il declino della scuola di Pavia. Gli vengono attribuiti i Contraria legis langobardorum e glosse che servirono poi a integrare la glossa ordinaria di Carlo di Tocco.