vagante
Solo nella descrizione della meretrice che, nel Paradiso terrestre, si volge a guardare D. con un occhio " irrequieto " e cupido, e ne è punita dal gigante: Pg XXXII 154 Ma perché l'occhio cupido e vagante / a me rivolse, quel feroce drudo / la flagellò dal capo infin le piante.
L'aggettivo, indicativo di uno sguardo che scorre qua e là senza soffermarsi su nessun punto, riprende un motivo, già presente nella Bibbia, secondo il quale la mobilità dell'occhio è indice di mancanza di pudore; cfr. Ecli. 26, 12 " Fornicatio mulieris in extollentia oculorum / et in palpebris illius agnoscetur ".