vaglio
Dopo aver esaminato D. circa la carità e averne ottenuta una prima risposta, per sollecitare il poeta a chiarire il proprio pensiero e indicare da quali stimoli egli fosse indotto ad amare Dio, s. Giovanni ricorre a una metafora che offre il destro a una duplice interpretazione: Certo a più angusto vaglio / ti conviene schiarar: dicer convienti / chi drizzò l'arco tuo a tal berzaglio (Pd XXVI 22).
Il v. è il crivello con il quale si setaccia la farina, e quanto più i suoi fori sono stretti, tanto più la farina esce fine e bianca. Perciò, fuori di metafora, si può intendere: " con argomenti più precisi e concreti, eliminando la crusca delle affermazioni e degli argomenti generici " (Mattalia). È questa l'interpretazione più comunemente accolta, ma non sembra del tutto da respingere quella formulata dapprima dal Buti (" a più stretto crivello, cioè a più stretto esaminamento ") e meglio chiarita dal Biagioli: " devi passare sotto più stretto e severo esame ".