POULSEN, Valdemar
Radiotecnico, nato a Copenaghen il 23 novembre 1869. Nel 1900 realizzò la registrazione della parola su filo di ferro (v. radiocomunicazioni). Nel 1903 ideò il Ticker" (v.) e l'arco che porta il suo nome.
L'Arco di Poulsen. - E stato, agl'inizî delle radiotrasmissioni, uno dei dispositivi più adoperati per generare oscillazioni persistenti. Deriva dall'arco cantante di Duddell: un arco voltaico alimentato con corrente continua e inserito sopra un circuito oscillante. Un tale arco voltaico si comporta rispetto al circuito oscillante come una resistenza negativa, in virtù della quale una corrente oscillatoria comunque generata, cresce, si stabilizza o decresce, a seconda che il valore di essa resistenza negativa in serie è superiore, uguale o inferiore a quella della corrispondente resistenza positiva. Effettivamente la resistenza di un arco diminuisce con l'aumentare dell'intensità della corrente, a causa della forte emissione elettronica al catodo e conseguente ionizzazione dell'atmosfera situata fra gli elettrodi.
Duddell nel 1901 riuscì a far "cantare" un arco simile, cioè a produrre correnti oscillatorie di frequenza musicale. Per ottenere maggiore stabilità nelle oscillazioni, e per raggiungere frequenze sino a 500.000 per./sec., Poulsen introdusse le modificazioni seguenti: a) l'arco è immerso in un'atmosfera d'idrogeno, o di gas illuminante, o d'idrocarburi gassosi, o di alcool; b) l'anodo è un tubo di rame raffreddato da una circolazione d'acqua; c) il catodo, di carbone, è dotato di un moto lento di rotazione in modo da evitare irregolarità di consumo; d) un campo magnetico intenso disposto in vicinanza dell'arco, lo "soffia" a forma di dardo influendo così sulla traiettoria degli ioni.
L'arco produce correnti oscillatorie sinusoidali; volendo però aumentare l'ampiezza delle oscillazioni, la sinusoide rimane "decapitata" da un lato, e si ha una successione di brevi intervalli in cui l'arco è spento. Possono darsi ancora impulsi oscillatori discontinui ma regolari, e anche periodi continui interrotti da bruschi cambiamenti di fase.
L'inerzia termica dell'arco aumenta con l'intensità della corrente: si usano di conseguenza forti tensioni e intensità moderate; quindi nel circuito oscillatorio grandi induttanze e piccole capacità. Gli archi sono di solito connessi direttamente con l'antenna.