VALDEMARO IV Atterdag, re di Danimarca
Figlio del re Cristoforo II nacque all'incirca nel 1320 e morì il 24 ottobre 1375. Nel 1326 giunse, insieme con il padre fuggiasco, in Germania e fu ivi educato alla corte di Ludovico di Baviera. Dopo l'uccisione, avvenuta nel 1340, di Gert di Holstein, che era stato signore di tutta la Danimarca occidentale nell'interregno dalla morte dell'ultimo re (1332), fu conchiuso un trattato con i conti del Holstein, in seguito al quale V. venne riconosciuto re di Danimarca. Poco tempo dopo fu stabilito che egli dovesse sposare Helvig, sorella del duca di Schleswig, Valdemaro. La funzione del re si era ridotta intanto a una semplice parvenza, perché tutta la Danimarca era stata pignorata (v. danimarca: Storia). Doveva quindi essere il primo compito del re di liberare le terre pignorate e in tal modo assicurarsi il pieno dominio sul paese. Questo compito fu infatti da V. portato a termine in modo brillante, sia mediante acquisti, sia mediante l'uso della forza, sia con l'astuzia: egli usava, senza scrupoli qualsiasi mezzo che servisse a realizzare lo scopo.
Come dote, Helvig gli aveva portato la parte settentrionale dello Jütland; la vendita dell'Estonia (1346) gli procurò i mezzi finanziarî per disimpegnare le più importanti provincie del paese; riuscì a ottenere dal paese stesso molto danaro, anche se nel corso di alcuni anni portò in tal guisa la popolazione all'orlo della ribellione. Seppe perfino profittare dell'infuriare della "morte nera" (1348-50), prendendosi i "pegni" i cui proprietarî erano morti. Nel 1360 ottenne il pieno dominio della Scania, del Halland e del Blekinge, sfruttando l'incapacità del re di Svezia Magnus Smek. Nel corso di venti anni aveva dato un'unità al suo regno.
Nel 1359 era riuscito a fidanzare sua figlia Margherita con il figlio di Magnus Smek, Haakon, che era re di Norvegia; nel 1363 fu celebrato il matrimonio, nonostante l'opposizione dell'aristocrazia svedese, esasperata per la perdita delle provincie di Scania. In seguito, ciò condusse all'unione della Danimarca e della Norvegia sotto il medesimo re. Nel 1361 egli conquistò l'isola di Gotland e nella capitale dell'isola, Visby, fece un enorme bottino. Questo fatto condusse a una guerra con le città anseatiche che nel 1362 inviarono una flotta nell'Öresund: questa flotta fu sconfitta e seguì a breve scadenza l'armistizio e poi la pace. Ma siccome poco tempo dopo egli aveva aumentato i tributi delle città anseatiche per la pesca delle aringhe nell'Öresund, queste città conchiusero nel 1367 una nuova lega contro di lui. Non meno di 77 città, oltre alla Svezia, il Meclemburgo, il Holstein e il duca Enrico di Schleswig, gli dichiararono la guerra. Proprio in questa situazione minacciosa l'aristocrazia dello Jütland si rivoltò e lo costrinse a recarsi in Germania in cerca di aiuto. Intanto il governo era tenuto da un consiglio con Henning Podebusk alla testa. La guerra fu una vittoria per i suoi nemici e nella pace del 1370 i Danesi dovettero subire gravi rinunce. Nel 1371 V. tornò dalla Germania e rimise in assetto il suo paese.