Pittore (Siviglia 1622 - ivi 1690). Si formò a Cordova probabilmente con A. del Castillo, risentendo anche di Herrera il Vecchio (S. Andrea, 1647, Cordova, S. Francisco; Vergine degli argentieri, 1654 circa, Cordova, Museo de bellas artes). Contemporaneo di B. E. Murillo, V. rappresenta a Siviglia un indirizzo pittorico volto a una vigorosa e appassionata, a volte esasperata e tragica espressività dei sentimenti, con valori dinamici emergenti dalla composizione e dal particolare uso del colore e della pennellata. Tra le sue opere più significative: Storie della vita di s. Girolamo e figure illustri dell'ordine gerolamino per il convento di Buenavista (1657, Siviglia, Museo de bellas artes), retablo del convento del Carmen di Cordova (1658), Jeroglíficos de las postrimerías, dipinti sul tema della morte, per l'Hospital de la caridad di Siviglia (1672), ciclo di dipinti sulla vita di s. Ignazio (1674-86, Siviglia, Museo de bellas artes). I modi pittorici di V. furono continuati dal figlio Juan (Siviglia 1661 - Cadice 1724) che lavorò prevalentemente ad affresco (Siviglia, chiese di S. Luis, S. Pablo, ecc.).