Valencia
Città della Spagna, capoluogo della provincia omonima e della Comunità valenzana. L’antica Valentia Edetanorum, centro dell’Hispania Tarraconensis, nel territorio degli edetani, coinvolta nella guerra di Pompeo contro Sertorio (75 a.C.), pare divenisse poco dopo colonia e fu città importante sotto l’impero. Sede vescovile durante la dominazione dei visigoti, sotto gli arabi, che se ne impadronirono nel 714, acquistò grande importanza commerciale e industriale. Capitale di uno dei cdd. regni di taifas sorti dallo smembramento del califfato di Cordova (1021), nel 1094 fu conquistata dal Cid, che vi rimase come sovrano indipendente fino al 1099. Nel 1102 la vedova del Cid, Jimena Díaz, dovette abbandonare la città agli Almoravidi, alla cui dominazione seguì quella degli Almohadi. Capitale di un regno arabo indipendente dal 1229 al 1238, V. nel settembre di quest’ultimo anno fu conquistata da Giacomo I d’Aragona, ma continuò a essere capitale di un regno dotato di estese autonomie. Dal 1479 con i suoi possedimenti fu unita alla Castiglia. La città, che seguitò a ospitare molti musulmani ed ebrei, raggiunse allora il suo massimo splendore economico e culturale. Nel 17° sec., nella crisi generale dello Stato spagnolo, anche V. decadde. Schieratasi in favore di Carlo d’Austria nella guerra di Successione spagnola, fu privata di quasi tutti i suoi privilegi da Filippo (1707). Occupata dai francesi nel 1812, fu liberata nel giugno 1813. A V. scoppiò la rivoluzione del 1843. Durante la guerra civile, la città fu sede del governo repubblicano dal nov. 1936 all’ott. 1937, e di nuovo nel genn.-marzo 1939.