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Weigel, Valentin

Dizionario di filosofia (2009)
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Weigel, Valentin


Filosofo (Naundorf, Grossenhain, Sassonia, 1533 - Zschopau, Erzgebirge, 1588). Pastore protestante a Zschopau, condusse vita ritirata, sottoscrivendo le varie formule confessionali nonostante la sua avversione alla concezione luterana della salvezza per la fede. La sua «teosofia» fu nota soltanto a pochi iniziati, giacché le sue opere (composte dal 1570 al 1580) furono pubblicate postume, a partire dal 1609. W. appartiene a quella corrente della mistica tedesca che risale a Eckhart e a Tauler e che non si esplica soltanto in riflessioni speculative, ma anima anche iniziative di carattere più concreto, promovendo la costituzione di associazioni per adorare Dio in semplicità di cuore senza bisogno della mediazione teologica e sacramentale della Chiesa. Le sue dottrine, improntate a un panteismo pregno di motivi cabalistici, trovarono un certo numero di seguaci, ma la setta formatasi intorno a lui, alla quale fu molto vicino Böhme, fu dispersa nel giro di venti anni. Particolarmente originale è la sua dottrina della conoscenza: W. distingue la conoscenza propria della creatura decaduta (conoscenza naturale) da quella propria della creatura rigenerata dalla salvazione (conoscenza soprannaturale). Nella conoscenza naturale l’oggetto è passivo di fronte al soggetto conoscente; nella soprannaturale esso è attivo, poiché si identifica con Dio, mentre il soggetto conoscente (l’uomo) qui rimane passivo. L’una e l’altra sono interiori: la prima, perché l’oggetto rimane al di fuori dell’attività conoscitiva, per la quale è solo un’occasione; la seconda perché Dio è interno all’uomo, alla sua creatura. La conoscenza soprannaturale è quindi l’autoconoscenza di Dio, a mezzo dell’organo o strumento uomo: la salvezza eterna e la trasformazione dell’essere umano fatto tutt’uno con la conoscenza di Dio, che è autoconoscenza. Delle opere di sicura attribuzione si ricordano: Von wahrer Gelassenheit; Bericht und Anleitung zur deutschen Theologie; Libellus disputatorius; Vom Ort der Welt; Kurzer Bericht und Anleitung vom Weg und Weise alle Dinge zu erkennen; Scholasterium chris­tianum; De vita beata; Philosophia theologica.

Tag
  • ERZGEBIRGE
  • PANTEISMO
  • TEOSOFIA
  • SASSONIA
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    Filosofo (Naundorf, presso Grossenhain, 1533 - Zschopau, nell'Erzgebirge, 1588). Pastore protestante a Zschopau, condusse vita ritirata, sottoscrivendo le varie formule confessionali nonostante la sua avversione alla concezione luterana della salvezza per fede. La sua "teosofia" fu nota solo a pochi ...
  • WEIGEL, Valentin
    Enciclopedia Italiana (1937)
    Delio CANTIMORI Nato a Hain (Grossenhain) presso Dresda nell'anno 1533; morto a Zschopau nell'Erzgebirge il 10 giugno 1588. Studiò a Meissen, Lipsia e Wittenberg; ottenuto l'ufficio di pastore a Zschopau, non se ne allontanò più. La dottrina mistica ("teofisica") che è rimasta legata al suo nome non ...
Vocabolario
weigèla
weigela weigèla 〈vei-〉 (o weigèlia) s. f. [lat. scient. Weigela, dal nome dello studioso ted. Ch. E. Weigel († 1831)]. – Genere di piante caprifogliacee comprendente una dozzina di specie di origine asiatica, tra cui Weigela florida, introdotta...
valentinite
valentinite s. f. [dal nome dell’alchimista Basilio Valentino (sec. 15°), che studiò varî composti dell’antimonio]. – Minerale rombico, triossido di antimonio, che si presenta in forma di minuti cristalli da incolori a rosso bruno a lucentezza...
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