Zeichen, Valentino
Zeichen <zàiken>, Valentino. – Poeta (n. Fiume 1938), il suo cognome tedesco è in realtà uno pseudonimo (in italiano significa «segno») che da sempre ha sostituito a quello vero, a tutt'oggi sconosciuto. L’esordio poetico del 1974, col volume Area di rigore, gli vale grande attenzione da parte della critica, e i seguenti, fra cui Pagine di gloria (1983) e l’importante Gibilterra (1991), lo impongono come uno degli autori di punta della nuova Scuola romana, grazie al suo dire ironico ed esatto. Intanto è attivo anche nel teatro, pubblica il romanzo Tana per tutti (1983) e una serie di radiodrammi sotto il titolo di Matrigna (2002). Del 2004 è la raccolta complessiva Poesie 1963-2003, cui hanno fatto seguito i volumi Neomarziale (2006), Aforismi d’autunno (2010) e Casa di rieducazione (2011), nei quali dimostra la consueta brillantezza nel cogliere le disfunzioni e i paradossi del vivere non solo contemporaneo, mentre cresce via via una disposizione esistenziale malinconica e una saggezza disperata.