Moriconi, Valeria
Nome d'arte di Valeria Maria Abbruzzetti, attrice cinematografica e teatrale, nata a Jesi il 15 novembre 1932. Interprete di figure forti e spregiudicate, con il tempo ha saputo conferire sempre maggiore intensità ai suoi personaggi, grazie anche all'importante lavoro che l'ha vista impegnata sui palcoscenici dove ha compiuto ricca esperienza accanto al regista Franco Enriquez.
Trasferitasi a Roma, esordì nel cinema in Gli italiani si voltano, episodio diretto da Alberto Lattuada del film collettivo Amore in città (1953) e il regista la scelse di nuovo per interpretare il personaggio di una ragazza cinica e amorale in La spiaggia (1954), ricordato per una scena troppo audace della M. e per l'esplicito riferimento al delitto Montesi che, nei primi anni Cinquanta, aveva scosso l'opinione pubblica. Lavorò successivamente con Marc Allégret (L'amante di Paride, 1954), accanto al grande Totò in Miseria e nobiltà (1954) di Mario Mattoli, e con Mauro Bolognini nel film Gli innamorati (1955), dove si impose per la spontanea e originale recitazione, tanto che il regista le affidò subito dopo il ruolo della protagonista nel suo Guardia, guardia scelta, brigadiere e maresciallo (1956).A partire dalla stagione 1956-57 la M. iniziò a lavorare in teatro prima con la compagnia di E. De Filippo, quindi in numerosi spettacoli di repertorio a Roma e infine, grazie al successo ottenuto con Il rinoceronte di E. Ionesco e all'incontro con Enriquez, fondò insieme a G. Mauri e M. Scaccia la Compagnia dei Quattro, che operò dalla fine del 1961 al 1964 nei principali teatri italiani, presentando opere di autori classici e contemporanei. Divenuta così una delle più importanti prime donne di teatro, ha dato vita a una serie di interpretazioni memorabili per l'attenzione rivolta allo studio e alla caratterizzazione del personaggio ottenendo significativi riconoscimenti, al contempo ha lavorato in vari sceneggiati televisivi riscuotendo notevole successo. Al cinema ha recitato in I ragazzi dei Parioli (1959) di Sergio Corbucci, Le cameriere (1959) di Carlo Ludovico Bragaglia, A cavallo della tigre (1961) di Luigi Comencini, Le soldatesse (1965) di Valerio Zurlini, Improvviso (1979) di Edith Bruck e La fine è nota (1993) di Cristina Comencini.