valle
valle [Der. del lat. vallis -is] [LSF] Dal signif. concreto della geografia fisica (v. oltre) derivano vari signif. figurati, quasi sempre per somiglianza di diagrammi con la forma di una v. del suolo. ◆ [GFS] Nella geografia fisica, forma concava del suolo costituita da due opposti pendii (fianchi o pareti) che s'incontrano in basso lungo una linea (filone di v.) o una striscia pianeggiante (fondo di v., e più comunem., fondovalle), con pendenza generalm. in un verso, percorsa di solito da un corso d'acqua; vi si distinguono la testa o testata, con cui ha inizio sul fianco del monte, e lo sbocco o termine, con cui si apre in un'altra v. o in pianura; in relazione alla posizione si distingue tra v. trasversale e v. longitudinale, a seconda che sia disposta trasversalmente o parallelamente alla catena montuosa cui appartiene. Con riguardo al-l'origine si distinguono le v. tettoniche, prodotte dalla deformazione della crosta terrestre, dalle v. d'erosione, prodotte dall'azione erosiva di agenti esterni, quali i corsi d'acqua e i ghiacciai, e pertanto distinte in v. fluviali e v. glaciali: le prime si formano in seguito all'azione erosiva verso il basso del corso d'acqua, assumendo una caratteristica forma a V (donde la denomin. v. a V), per poi evolversi lentamente, in seguito all'aumento del-l'erosione laterale e all'accumulazione di detriti, in v. a fondo pianeggiante (v. fig.); le seconde, data la particolare azione erosiva della lingua dei ghiacciai, hanno una caratteristica forma a U (donde la denomin. di v. a U). Altre denomin. particolari: v. tributarie, quelle formate da corsi d'acqua o da ghiacciai che confluiscono in un bacino principale, in partic. v. sospese (o pensili), quelle formate da un ghiacciaio più piccolo che confluisca con un brusco dislivello (gradino di confluenza) in un ghiacciaio principale e che, essendo l'azione erosiva proporzionale allo spessore del ghiaccio, sono incise meno profondamente rispetto alla v. principale, sicché il loro fondo si trova a una quota più elevata; v. carsica, quella formatasi in una regione in cui prevalgono i fenomeni carsici, detta morta quando non è più percorsa dal corso d'acqua (perché assorbito dalle rocce del fondo), e chiusa o cieca quando il fiume che la percorre per un certo tratto scompare; v. relitta, priva di corso d'acqua a causa della deviazione di quest'ultimo in un altro solco idrografico; v. sommersa, coperta d'acqua per abbassamento del suolo o per ingressione marina, mantenente la morfologia che gli agenti esogeni le avevano impressa. ◆ [FSD] Modello a molte v.: v. semiconduttore: V 140 e.