(alb. Vlorë) Città dell’Albania sud-occidentale (124.000 ab. nel 2007), a circa 3 km dalla Baia di V., dove sorge il suo porto; capoluogo del distretto omonimo e dell’omonima regione. Importante centro commerciale (esportazione del petrolio e del bitume); sede di industrie chimiche, tessili e alimentari e di cementifici.
L’antica Aulon dal 4° al 9° sec. fece parte dell’Impero d’Oriente, tema d’Epiro, e dal 5° sec. fu sede vescovile. La nuova V., sorta in epoca medievale 10 km a S dell’antico centro, fu occupata nel 1080 da Roberto il Guiscardo e tornò ai Bizantini nel 1085. Dopo la IV crociata (1204) fece parte del despotato di Epiro, nel 1314 fu conquistata da Bisanzio e nel 1337 dai Serbi di Stefano Dušan. Dominata da varie dinastie locali, nel 1414 cadde in mano ai Turchi, che la tennero sino al 1912, salvo un breve dominio veneziano nel 1690. A V. nel 1912 fu proclamata l’indipendenza dell’Albania, e da V. resse il paese Ismail Kemal Vlora sino all’arrivo del principe di Wied. Fu occupata da truppe italiane dal 1914 al 1920, quando l’Italia, con l’accordo di Tirana, la restituì all’Albania. Nel 1939 fu nuovamente occupata dall’Italia; tornò agli Albanesi dopo il ritiro delle truppe tedesche nel 1944.