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VALORE

di Carlo Alberto Petrucci - Enciclopedia Italiana (1937)
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VALORE

Carlo Alberto Petrucci

. Pittura. - È l'intensità luminosa del tono, la quantità di chiaro o di scuro ch'esso contiene. Il concetto di valore è relativo, in quanto ciascun valore, nella pittura, nel disegno, nell'incisione, è soggetto all'influenza dei circostanti, dai quali non può essere isolato senza che se ne alteri l'entità. Entità che dev'essere accertata in funzione delle vicine; ché agli effetti dell'arte, un accertamento fatto riferendo l'entità stessa a un'immaginaria scala di grigi dal bianco al nero per trovar su questa il grado corrispondente, non avrebbe utilità pratica. È un concetto nato da necessità di confronto; e l'indagine a esso inerente si chiama studio dei rapporti.

Un'idea abbastanza esatta dei valori di un oggetto si può avere guardandolo riflesso in uno specchio nero, che neutralizzando il colore e attenuandone la luminosità permette di giudicare meglio i rapporti delle varie parti fra loro e con l'insieme sotto il punto di vista della forza luminosa; perché a mano a mano che in un tono l'elemento colore diminuisce, l'elemento valore ne prende il posto. I pittori usano socchiudere gli occhi nel guardare il vero: diminuendo a poco a poco la quantità di luce che entra nella pupilla, i valori più bassi vanno gradatamente fondendosi e scomparendo, rendendo in tal modo più facile risolvere le frequenti incertezze sul reale rapporto di due valori vicini nella scala.

Se si riuscisse a uniformare il diverso modo di agire dei toni sulla lastra sensibilizzata, ottenendone un'azione equilibrata, la fotografia potrebbe darci l'esatta riproduzione dei valori; quanto dire la fedele traduzione dell'immagine in bianco e nero.

Lo studio dei valori, che ha un'importanza fondamentale nel disegno e nell'incisione, ne ha pure una grandissima nella pittura. È la chiave del senso di rilievo degli oggetti e della loro posizione nello spazio. Quando a tale studio cominciò a volgersi seriamente l'attenzione degli artisti, nacque l'uso dell'abbozzo del quadro a monocromo; la quale pratica ha pure il vantaggio di semplificare l'esecuzione, con l'affrontare separatamente i due problemi di base, valore e tono, per risolverli con maggiore agevolezza.

Vedi anche
grisaille Nella terminologia artistica, pittura monocroma basata su vari toni di grigio. Il procedimento, adottato dal 12° sec. dai cistercensi per le vetrate delle loro abbazie, in relazione ai dettami di s. Bernardo che condannavano gli eccessi cromatici, è applicato anche agli smalti e ai dipinti su muro, su ... idea Nel significato più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più in particolare, la rappresentazione di un oggetto alla mente, la nozione che la mente si forma o riceve di una cosa reale o immaginaria. filosofia Il termine greco ἰδέα entrò nel linguaggio filosofico ... oggetto Ogni cosa che il soggetto percepisce come diversa da sé ed esterna, quindi tutto ciò che è pensato, in quanto si distingue sia dal soggetto pensante sia dall’atto con cui è pensato (per lo più contrapposto a soggetto). In senso concreto, ogni cosa che cada sotto i sensi dell’uomo, in particolare che ... disegno arte Rappresentazione grafica di oggetti della realtà o dell’immaginazione, di persone, di luoghi, di figure geometriche. Momento ideativo o preparatorio di un’opera eseguita con altre tecniche (pittura, scultura) o espressione autonoma, ha come base la linea mediante la quale si fissa l’immagine. ● ...
Vocabolario
valóre
valore valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v.,...
valoróso
valoroso valoróso agg. [der. di valore]. – 1. a. Di persona, che ha e dimostra grande valore e coraggio, sia in azioni belliche sia in altre circostanze: un v. capitano; un valorosissimo combattente; popolo v.; la v. III Armata; un v. vigile...
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