VALPARAÍSO (A. T., 160-161)
Città del Chile centrale, a Circa 100 km. ONO. di Santiago, il più importante e attivo porto chileno, capoluogo della provincia di Aconcagua. Sorge sul lato meridionale di un'ampia baia semicircolare, compresa tra la punta Ángeles e la punta Gruesa, ben riparata a sud e ad est da colline granitiche e scistose, innalzantisi a breve distanza dalla costa con altezze variabili dai 300 ai 400 m. Il centro si estende ad anfiteatro lungo la fascia costiera e sulle pendici delle colline retrostanti; danneggiato ripetutamente da disastrosi terremoti, l'ultimo dei quali nel 1906 rase al suolo gran parte della città, esso ha assunto dopo la ricostruzione un aspetto interamente moderno. In prossimità del porto, lungo la costa, si distendono, in piano, i quartieri industriali e commerciali (Almendral, Baron) con vie ampie e alberate (Avenida Brasil, Prat, Argentina), su cui s'innalzano imponenti edifici pubblici. La parte alta della città, o città vecchia, che numerosi ascensori e funivie collegano alla nuova è costituita in maggioranza di ville e abitazioni private.
La città ha un clima temperato: media annua 14°,3 (massima 17°,3, minima 11°,4), con scarse precipitazioni (515 mm. annui e 50 giorni di pioggia).
L'importanza di Valparaíso è dovuta al fatto che il suo porto, oltre a essere il centro vitale di tutto il traffico chileno, può considerarsi il più attivo porto di tutta l'America Meridionale sul Pacifico. Il suo rapido sviluppo ebbe inizio dopoché fu compiuta nel 1863 la ferrovia che l'unì a Santiago e quindi a tutto il medio Chile. In tal modo esso divenne lo sbocco naturale di tutte le fertili provincie della pianura centrale.
La popolazione, che nel 1854 era di 52.413 abitanti, salì infatti, in breve tempo, a 70.438 ab. (1865) e a 93.337 nel 1875, superando rapidamente i 100 mila abitanti (127.447 nel 1895). Il suo incremento si è poi mantenuto costante: nel 1907 contava 162.447 ahitanti, saliti a 182.240 nel 1920 e a 193.205 (dei quali circa 5000 italiani) nel 1930. Fiorenti sono le industrie, tra cui attivissime le metallurgiche e le meccaniche (alti forni, fabbriche di macchine agricole e industriali, materiale ferroviario); notevole importanza ha anche il cantiere navale.
Tra le minori sono da ricordare: fabbriche di apparecchi fotografici, manifatture di tabacchi, distillerie, fabbriche di birra e di frutta, carne in conserva. Quale porto della capitale e delle provincie più fertili e più popolose del Chile, Valparaíso è alla testa dell'importazione chilena (circa i 2/3 delle merci sbarcate), mentre per le esportazioni è di gran lunga superato dai porti di Iquique e Antofagasta.
Fino al 1928 Valparaíso fu capoluogo della provincia omonima, incorporata il 10 febbraio in quella di Aconcagua. Una ferrovia elettrificata e una linea aerea uniscono Santiago a Valparaíso, che è anche termine dell'importante ferrovia transandina Valparaíso-Mendoza.
Storia. - Da principio fu un ottimo porto naturale che serviva di approdo per le navi. Dal 1536 circa si venne a poco a poco formando un abitato che, nel 1578, quando Drake lo saccheggiò, contava poche casupole con una chiesa. Dovette subire nuovi saccheggi da parte del corsaro Hawkins nel maggio del 1595 e dell'olandese Noort nel 1600; ma allorché, nel 1615, tentò ancora di saccheggiarla il pirata olandese Spilbergen, gli abitanti, divenuti già più numerosi, gl'impedirono di sbarcare e bruciarono le proprie navi affinché non cadessero nelle mani del nemico. Nel 1617 la città fu in parte fortificata e vi si nominò un "corregidor" o sindaco. Più tardi, nel 1682, venne dichiarata piazza militare e vi si costruì la fortezza della Concezione. L'8 luglio 1730 un terremoto distrusse la maggiore parte del caseggiato che si componeva allora di cento abitazioni e quattro chiese, ma che fu subito ricostruito con maggiore ampiezza. Nel 1795, Valparaíso contava 4000 abitanti e aveva quattro castelli, cinque chiese, un ospedale, un ufficio di dogana e altri edifici. Nello stesso anno le fu accordato il titolo di città. Con la proclamazione dell'indipendenza prese incremento, sopra tutto dopo che nel 1832 ne assunse il governo Diego Portales. Nel 1842 fu dichiarata capoluogo della provincia che prese da essa il nome. Il 29 novembre 1865 nella baia di questa città si arrendeva l'ammiraglio Pareja, capo della squadra spagnola, e l'anno seguente la città veniva bombardata dalle navi della Spagna nell'ultima guerra tra questa metropoli e la sua antica colonia.
Bibl.: B. Vicuña Mackenna, Don Diego Portales, Valparaíso 1863; Historia de Valparaíso desde su descubrimiento hasta nuestros dias (1536-1868), ivi 1869-1872; J. A. Pérez García, Historia de Chile, Santiago 1900.