value for money
Combinazione ottima tra costi del capitale e di gestione (CAPEX e OPEX) e qualità dei beni e servizi offerti, che rispetta i requisiti stabiliti per gli investimenti pubblici. Il calcolo del v. for m. è utilizzato solitamente quando debba essere effettuata una scelta sulle modalità di finanziamento pubblico o privato di un progetto per la produzione di un bene o l’erogazione di un servizio. In particolare, la produzione di un bene (o servizio) da parte di privati deve essere giustificata con un vantaggio (➔) netto da parte del soggetto pubblico che ne ha dato in affidamento la produzione (o l’erogazione). Nel calcolo del beneficio netto bisogna prendere in considerazione il rischio degli investitori. Ne deriva che, in termini di valore attuale (➔) presente (NPV, Net Present Value), si è di fronte a v. for m. allorché un progetto finanziato interamente da privati abbia un NPV maggiore rispetto a uno che beneficia esclusivamente di finanziamento pubblico.
Accade sovente che per la realizzazione di grandi infrastrutture debbano essere adottate particolari forme di partnership pubblico-private con il fine di massimizzare l’economicità, l’efficienza, l’efficacia e la sostenibilità del progetto in termini non solo economico-finanziari, ma anche ambientali. Per fare ciò, è necessario calcolare il trade off (➔) tra costi e qualità del prodotto (servizio), valutare le risorse e le competenze che i partner possono condividere e allocare i rischi (economico, finanziario, di mercato ecc.) in capo ai soggetti in grado di gestirli. ● A livello europeo, sono utilizzate varie forme di collaborazioni pubblico-private anche in funzione delle legislazioni nazionali; istituzioni come la Banca Europea degli Investimenti (BEI) promuovono best practices (➔ migliore pratica, tecnica della) e iniziative per la realizzazione di infrastrutture nel rispetto del criterio v. for money.