valuta
La parola, che indicava anticamente il " valore " o prezzo di una cosa, ricorre nel Detto e nel Fiore. Designa valore materiale in Fiore LVIII 12 I lor gioe' non son di gran valuta (cfr., sempre con riferimento a gemme, Novellino III " Maestro, questa mi sembra più bella e di maggior valuta ").
E assunta invece figuratamente, per designare il pregio inestimabile della donna, nel Detto, dove forma rima equivoca con valuta (participio passato di ‛ valere '): ma' non fu allattata / nulla di tal valuta (v. 213; cfr. pregio ai vv. 249 e 250). Value ricorre di frequente nel Roman de la Rose (vv. 4140, 4714, ecc.).