VÁMBÉRY Armin
Turcologo, nato nel 1832 a Dunaszerdahely, sul Danubio, morto a Budapest il 15 settembre 1913. Si dedicò fino da giovane allo studio delle l;ngue, nonostante le strettezze in cui viveva; nel 1857 andò a Costantinopoli e vi passò quattro anni a studiare il turco ‛osmānli e quello dell'Asia centrale; nel 1862, con il nome di Reshīd Efendi e in abito di dervīsh, compì un viaggio a Buchara e a Samarcanda, passando per la Persia. Tornato in patria nel 1864, fu poi nominato professore di lingue orientali nell'università di Budapest.
La sua fama popolare è legata al racconto del viaggio nell'Asia centrale, tradotto anche in italiano (Viaggi di un falso Dervish nell'Asia Centrale, Milano 1876), che destò grandissimo interesse in Europa e specialmente in Inghilterra, dove fu per la prima volta pubblicato nel 1864 nel momento in cui si acuiva il contrasto anglo-russo per l'Asia centrale. Pubblicò anche: Sketches of Central Asia, London 1868; Geschichte Bucharas und Transoxianiens, Stoccarda 1872. Importanti per il contributo fornito al progresso della turcologia sono i Cagataische Sprachstudien, Lipsia 1867, la prima edizione del Kudatku Bilik, Innsbruck 1870, l'Etymologisches Wörterbuch der turkotatarischen Sprachen, Lipsia 1878, e altri lavori tra cui Altosmanische Sprachstudien, Leida 1901. Va ricordato anche Der Islam im neunzehnten Jahrhundert, Lipsia 1875.