Van den Hoogenband, Pieter
Paesi Bassi • Maastricht, 14 marzo 1978 • Specialità: 50 m, 100 m, 200 m stile libero
Figlio dell'allora medico sportivo del PSV Eindhoven, fu avviato in giovane età al nuoto, per il quale il ragazzo dimostrò subito un'attitudine straordinaria, tanto da diventare, per stile e facilità di nuotata, il punto di riferimento dei suoi coetanei fin dalle prime competizioni internazionali a livello giovanile. Tra i rivali di Van den Hoogenband, o Hoogie come era affettuosamente chiamato, due in particolare hanno incrociato il suo cammino: gli italiani Emiliano Brembilla e Massimiliano Rosolino, con i quali ha avuto modo di ingaggiare duelli rimasti famosi nel corso degli anni in cui i tre fuoriclasse sono ascesi alla vetta del nuoto europeo e mondiale. Dopo i trionfi nei campionati europei juniores, Van den Hoogenband ha esordito a soli diciassette anni agli Europei di Vienna 1995, centrando l'ingresso nelle due finali dei 100 e dei 200 m stile libero e classificandosi rispettivamente sesto e settimo. L'anno seguente la sua presenza alle Olimpiadi di Atlanta 1996 non passò certo inosservata: il diciottenne olandese (alto 1,93 m per 73 kg di peso) si classificò quarto nei 100 e nei 200 m stile libero. Nel 1997 il tecnico che lo seguiva, Jacco Verhaeren (uno dei migliori del mondo), prese una decisione illuminata stabilendo di cambiare la tecnica del nuotatore, che nuotava allora con un'intensa azione delle braccia, adattandola in modo più efficace alle caratteristiche fisiche e tecniche del suo allievo, al quale insegnò a usare al meglio la sua eccellente battuta di gambe. Benché sviluppata in pochi mesi, l'operazione ebbe pieno successo. Nel 1998 Van den Hoogenband è stato tre volte finalista ai Mondiali di Perth, centrando nei 200 m stile libero la sua prima grande medaglia internazionale con il terzo posto dietro all'australiano Michael Klim e all'azzurro Rosolino. Da quel momento la sua progressione è stata inarrestabile.
Nel corso dei Campionati Europei di Istanbul 1999 l'allora ventunenne Van den Hoogenband conquistò le luci della ribalta con una clamorosa serie di vittorie: 4 titoli individuali e 2 di staffetta, che sarebbero potuti essere 3 se nella 4x200 m il primo frazionista non si fosse mosso prima dello sparo, determinando la squalifica del quartetto olandese. In quella occasione egli interruppe l'imbattibilità pluriennale di Aleksandr Popov sui 100 m stile libero, vincendo il titolo in 48,47″, che era allora il terzo tempo mondiale di ogni epoca; nell'ultima giornata della manifestazione aveva poi realizzato un formidabile 47,20″ nella conclusiva frazione lanciata della 4x100 m mista. Era il suo ultimo impegno, il quindicesimo tra turni preliminari, semifinali e finali di un campionato di qualità forse irripetibile. Uscì dagli Europei con l'appellativo di Olandese Volante, mentre il suo impegnativo cognome veniva abbreviato dalla stampa con l'acronimo VdH. A dieci mesi esatti dai Giochi Olimpici di Sydney 2000, Van den Hoogenband realizzò poi il primato europeo sui 200 m stile libero, togliendolo a Giorgio Lamberti, che lo deteneva dal 1989, e portandolo a 1′46,58″. Van den Hoogenband portò a termine l'impresa il 19 dicembre 1999 a Eindhoven, in occasione dei Campionati nazionali invernali, diventando allora il secondo miglior nuotatore di ogni epoca sulla distanza. Qualche mese prima, a Istanbul, nella finale della 4x200 m stile libero aveva nuotato la frazione lanciata nel tempo strepitoso di 1′45,20″: un risultato poi cancellato dalle memorie statistiche, a causa della squalifica del quartetto olandese in quella stessa gara. A Eindhoven si migliorò ulteriormente anche nei 100 m, realizzando 48,35″ e scavalcando definitivamente Matt Biondi nelle graduatorie di tutti i tempi; era ormai a soli 14 centesimi di secondo dal primato mondiale di Popov.
Nei Giochi Olimpici di Sydney 2000 Van den Hoogenband si è rivelato il numero uno, siglando un clamoroso primato del mondo nei 100 m stile libero con il tempo di 47,84″ e collezionando due record mondiali nei 200 m, prima battendo in semifinale il precedente limite e poi eguagliandolo ancora in finale. Tuttavia sono state le due vittorie su Popov (nei 100 m) e su Ian Thorpe (nei 200 m) a renderlo grande.
Nei Mondiali 2001 fu tre volte secondo, battuto da Anthony Ervin nei 50 e nei 100 m stile libero e da Thorpe nei 200 m stile libero. Durante gli Europei di Berlino 2002 ha realizzato ancora una fantastica doppietta vincente nei 100 e nei 200 m stile libero. Nei 100 m ha vinto in 47,86″ (a soli 2 centesimi di secondo dal record mondiale), nei 200 m ha conquistato il primato europeo in 1′44,89″.
Durante i Mondiali di Barcellona 2003 Van den Hoogenband ha subito due brucianti sconfitte nei 100 e nei 200 m (in entrambe le gare è arrivato secondo) e ha conquistato invece un ottimo terzo posto nei 50 m in 21,99″ (suo primato personale). Infine ha percorso la sua frazione di staffetta nella mista in un incredibile 46,20″, la più veloce di sempre nella storia del nuoto. Un risultato che ha ristabilito la sua leadership tecnica, anche se non gli ha restituito quella agonistica.
Nel 2004 l'olandese si è presentato ai Campionati Europei di Madrid in una forma abbastanza avanzata, ma già proteso verso i Giochi Olimpici che si sarebbero svolti di lì a poco. Ha vinto facilmente i 200 m stile libero, ma sui 100 m ha dovuto accontentarsi dell'argento alle spalle di un fantastico Filippo Magnini, che lo ha rimontato con una perentoria seconda vasca. Il podio è stato completato dall'altro ventiduenne azzurro Christian Galenda.
Alle Olimpiadi di Atene 2004 Van den Hoogenband è stato attaccato fin dai turni eliminatori dall'esplosivo sudafricano Mark Roland Schoeman. L'olandese questa volta ha saputo conservare tutta la sua freddezza riuscendo a vincere in 48,17″. Nella storia dei giochi la conferma del titolo dei 100 m stile libero si era in precedenza avuta solo con Popov (1992-1996) e con gli statunitensi Duke Kahanamoku (1912-1920) e Johnny Weissmuller (1924-1928).
Van den Hoogenband ha conquistato 3 medaglie d'oro, un argento e un bronzo olimpici individuali. Nel suo palmarès anche 5 argenti e un bronzo nei campionati del mondo, l'unica grande manifestazione nella quale non ha mai vinto; in sede di campionato europeo ha vinto 16 medaglie, delle quali 7 d'oro e 4 d'argento individuali, 2 d'oro, 2 d'argento e un bronzo in staffetta.