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HEFLIN, Van

di Guglielmo Siniscalchi - Enciclopedia del Cinema (2003)
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Heflin, Van (propr. Emmett Evan Jr)

Guglielmo Siniscalchi

Attore cinematografico e teatrale statunitense, nato a Walters (Oklahoma) il 13 dicembre 1910 e morto a Hollywood il 23 luglio 1971. Raggiunse il successo interpretando numerosi ruoli da protagonista nel cinema hollywoodiano degli anni Quaranta e Cinquanta. Nonostante un fisico possente e poco agile e un viso non particolarmente espressivo, sotto la direzione di registi come Fred Zinnemann, Mervin LeRoy e Delmer Daves seppe tratteggiare una galleria di personaggi dalla spiccata personalità drammatica, una serie di figure attraversate da profondi conflitti interiori, sempre in bilico fra tensioni etiche e laceranti dubbi morali. Esemplare nel western 3:10 to Yuma (1957; Quel treno per Yuma) di Daves, in cui è un povero e onesto mandriano che ha il compito di sorvegliare un pericoloso bandito, la lunga sequenza in cui il suo personaggio resiste ai tentativi di corruzione del mefistofelico rapinatore (Glenn Ford), in un crescendo di suspense narrativa. Nel 1943 ottenne l'Oscar come miglior attore non protagonista per l'interpretazione di un alcolista nel gangster film Johnny Eager (1942; Sorvegliato speciale) di LeRoy. Dopo una lunga attività teatrale a Broadway venne ingaggiato dalla RKO, su segnalazione di Katharine Hepburn, ed esordì nel cinema in A woman rebels (1936; Una donna si ribella) di Mark Sandrich. Durante gli anni Quaranta interpretò numerosi ruoli in drammi a sfondo poliziesco, sociale o postbellico: l'investigatore protagonista di Kid glove killer (1942; Delitto al microscopio), esordio nel lungometraggio di Zinnemann; l'amico d'infanzia che sgretola la complicità di una coppia omicida nel cupo The strange love of Martha Ivers (1946; Lo strano amore di Marta Ivers) di Lewis Milestone, o, ancora, il traditore di guerra braccato da un commilitone nell'amaro Act of violence (1949; Atto di violenza) ancora di Zinnemann. Senza dimenticare le interpretazioni in costume dell'imponente Athos in The three musketeers (1948; I tre moschettieri) di George Sidney, e di Charles Bovary in Madame Bovary (1949) di Vincente Minnelli.

Negli anni Cinquanta il talento drammatico di H. ricevette la consacrazione in alcuni western dal taglio psicologico: oltre a 3:10 to Yuma, anche Shane (1953; Il cavaliere della valle solitaria) di George Stevens, che lo vide in un ruolo di 'fianco' accanto ad Alan Ladd e Jean Arthur, o Count three and pray (1955; Conta fino a tre e prega) di George Sherman, nel quale è uno spaccone rissoso e turbolento che, alla fine della guerra di Secessione, diviene predicatore e si adopera per costruire una chiesa. In questo periodo fu decisiva anche la collaborazione con Joseph Losey che in The prowler (1951; Sciacalli nell'ombra), terzo lungometraggio del regista, affidò a H. il complesso ruolo del protagonista, un poliziotto che sposa l'amante dopo averne ucciso il marito ma viene tragicamente scoperto, che confermò le sue doti interpretative e l'estremo realismo nella recitazione.

Gli anni Sessanta videro il progressivo allontanamento di H. dalle scene hollywoodiane, anche a causa di un carattere indipendente e solitario. Poco significative le esperienze in Italia, tentate in quegli anni, con film come Sotto dieci bandiere (1960) di Duilio Coletti, Il relitto (1961) di Michael Cacoyannis e Giovanni Paolucci o lo spaghetti-western Ognuno per sé (1968) di Giorgio Capitani, in cui ripropose stancamente stereotipi di personaggi già interpretati negli Stati Uniti. La sua ultima apparizione fu nel thriller Airport (1970) di George Seaton nel ruolo di un folle terrorista.

Bibliografia

F. Savio, D. Turconi, Heflin Van, in Enciclopedia dello spettacolo, 6° vol., Roma 1975, ad vocem.

Vedi anche
Massey, Raymond Attore (Toronto 1896 - Los Angeles 1983). Attore e regista teatrale in Gran Bretagna e negli USA, esordì sui palcoscenici di New York nell'Amleto (1931). Naturalizzato statunitense (1944), ha poi alternato l'attività teatrale (importanti le sue interpretazioni shakespeariane) con quella cinematografica. ... Mason, James Attore (Hudderfield, Inghilterra, 1909 - Losanna 1984); architetto, nel teatro dal 1935, nello stesso anno esordì nel cinema. Sobrio ed espressivo, ha interpretato numerosi film, tra i quali si ricordano in particolare: Hatter's castle (1941); Secret mission (1942); The man in grey (1943); The seventh ... Lansbury, Angela Attrice cinematografica, teatrale e televisiva britannica naturalizzata statunitense (n. Londra 1925). Figlia dell’attrice irlandese M. MacGill e del politico E. Lansbury (il nonno era G. Lansbury, leader del British Labour Party negli anni Trenta), ha studiato presso la Webber Douglas School of Singing ... Katharine Hepburn Attrice statunitense (Hartford, Connecticut, 1907 - Old Saybrook, Connecticut, 2003); applaudita interprete teatrale (The Philadelphia story, 1942; Without love, 1942; As you like it, 1950; The millionairess, 1952), esordì nel cinema nel 1933 con Morning glory, che le valse l'Oscar, affermandosi per ...
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Vocabolario
van¹
van1 van1 〈van〉. – Primo elemento di cognomi olandesi (Van Dyck, Van Gogh, ecc.) e fiamminghi (Van Opstal, Van Roomen, ecc.), nei quali rappresenta una componente prepositiva con funzione patronimica, matronimica, etnica (come il ted. von...
van²
van2 van2 〈vän〉 s. ingl. [accorciamento di caravan] (pl. vans 〈vän∫〉), usato in ital. al masch. (e pronunciato per lo più 〈van〉). – 1. Tipo di furgone rimorchiabile da autoveicoli, usato per il trasporto di merci e anche di animali. 2....
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