Chimico (Rotterdam 1852 - Berlino 1911); uno dei fondatori della chimica fisica. Studiò a Bonn con F. A. Kekulé, a Parigi con C. A. Würtz e a Utrecht, dove conseguì il dottorato nel 1874. Professore a Utrecht (1876), Amsterdam (1877-96) e Berlino (dal 1896). Il suo primo lavoro di grande rilevanza (1874) fu quello sulla struttura tridimensionale delle molecole, nel quale formulò i principî basilari della stereochimica (teoria di v.'t. H.-Le Bel, così detta perché a conclusioni analoghe giunse J. A. Le Bel), spiegando tra l'altro i risultati delle famose osservazioni di L. Pasteur sull'attività ottica dei tartrati. A partire dal 1877 iniziò gli studî sulle reazioni chimiche (culminati con la pubblicazione del fondamentale Études de dynamique chimique nel 1884), introducendo l'idea dell'equilibrio chimico come equilibrio dinamico frutto dell'uguaglianza delle velocità di due processi opposti e giungendo alla nota equazione per l'andamento della costante di equilibrio con la temperatura. Tra il 1885 e il 1890 pubblicò i lavori sulla pressione osmotica, mostrando che le leggi della termodinamica offrivano il miglior quadro di riferimento per comprendere il comportamento delle soluzioni. Nel 1901 gli fu assegnato il premio Nobel per la chimica. Fu tra i fondatori (1887) del Zeit schrift für physikalische Chemie. Socio straniero dei Lincei (1901).