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VANESSE

di Athos GOIDANICH - Enciclopedia Italiana (1937)
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VANESSE (lat. scient. Nymphalidae, trib. Vanessidi)

Athos GOIDANICH

Gruppo d'Insetti Lepidotteri (v. farfalle) diurni (affini ai Danaidi, ai Satiridi, ai Morfidi, agli Eliconidi, agli Ericinidi, ai Licenidi ed agli altri Ninfalidi) fra i più noti e più vistosi nei nostri climi. Hanno antenne clavate, corpo peloso e ali coi margini angolosi o frastagliati e ornate di vivacissimi colori sulla faccia superiore, mentre quella inferiore (marmoreggiata e marezzata di tinte oscure) rende quasi invisibili queste bellissime farfalle quando si posano sul suolo o sui tronchi tenendo le ali verticali sul dorso. Le loro zampe anteriori non funzionano per la locomozione e pare portino organi gustativi.

Le larve, fornite spesso di brevi corna sul capo e di lunghi processi spinosi su tutto il corpo (qualcuna, eccezionale, assomiglia a deiezioni di uccelli), vivono a spese di varie piante anche coltivate e arrecano non raramente (Pyrameis cardui ai cardi e ai carciofi, Vanessa urticae e V. Io a canapa, luppolo e urtica, V. polychloros e V. antiopa agli alberi fruttiferi, ecc.) danni sensibili; quelle di certe specie (es.: V. urticae) si trattengono gregariamente in un ricovero sericeo comune, da cui si disperdono solo per incrisalidare. Le crisalidi delle Vanesse, di solito angolose, spinose e ornate di macchie metalliche, si tengono appese con l'estremità dell'addome e a testa in giù. Sono famose le imponenti migrazioni che la Pyrameis cardui (una specie diffusa in tutto il mondo, da un circolo polare all'altro) compie spesso in masse innumerevoli, con colonne che attraversano a volo il Mediterraneo o l'Europa intera, sorvolando anche le Alpi. Ad esempio della grande variabilità di molte farfalle in funzione delle condizioni dell'ambiente in cui si sviluppano, vengono citate la Araschnia levana con la sua forma estiva prorsa (che fu creduta specie differente), ed altre Vanesse (v. dimorfismo).

Vedi anche
Ninfalidi Famiglia di Insetti Lepidotteri Papilionoidei, comprendente circa 6000 specie di farfalle diurne riunite in 550 generi. Cosmopolite, di media taglia, zampe anteriori molto corte o trasformate in ‘cuscinetti’ pelosi per la pulizia delle antenne, e posteriori prive di sprone mediano. I bruchi sono per ... crisalide Stadio ninfale (o pupale) delle farfalle. Dall’esterno si possono osservare gli abbozzi delle antenne, delle ali e delle zampe, aderenti al corpo. Talvolta, nelle crisalide incomplete, vi può essere una certa possibilità di movimenti dei segmenti addominali. La crisalide può essere nuda (pupa anoica) ... ovopositore Organo di cui sono dotate le femmine di alcuni animali, specialmente Insetti, che serve alla deposizione delle uova. Costituito da varie parti dipendenti dall’8° e dal 9° segmento addominale, per lo più è formato da tre paia di apofisi genitali, variamente conformate, chiamate valve. Quando è allungato, ... màcchia mediterrànea màcchia mediterrànea Boscaglia litoranea sempreverde della regione mediterranea (fig.). Occupa vaste zone nelle regioni costiere e ha una fisionomia uniforme, caratterizzata da specie arbustive o arboree (mirto, lentisco, leccio ecc.) e specie lianose (caprifogli, clematidi ecc.), benché le specie ...
Vocabolario
vanéssa
vanessa vanéssa s. f. [lat. scient. Vanessa, nome attribuito a questi insetti dall’entomologo danese (sec. 18°) J. Ch. Fabricius, che adottò il nome proprio femm. inventato dallo scrittore irl. J. Swift per la protagonista del poemetto...
argìnnide
arginnide argìnnide s. f. [lat. scient. Argynnis, dal gr. ᾿Αργυννίς, epiteto della dea Afrodite]. – Genere di farfalle diurne della famiglia ninfalidi, affini alle vanesse, che comprende alcune specie comuni in Italia; le ali, di colore...
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