VANIGLIA
. Nome volgare della Vanilla planifolia Andr. o V. aromatica Sw. Orchidacea dell'America tropicale (Messico), epifita e rampicante: ha i fusti muniti di radici aeree avvolgenti e foglie ellittiche; i fiori sono bianco-verdastri, zigomorfi, lunghi circa 10 cm. Di questa pianta è importante il frutto, volgarmente designato col nome di baccello, ma in realtà capsula lunga (20-30 cm.), che a maturità si apre per due valve. I frutti, dopo una serie di manipolazioni atte a svilupparne il profumo (rapida immersione nell'acqua bollente per impedirne l'ulteriore vegetazione, fermentazione e disseccamento) costituiscono la vaniglia del commercio e si presentano sotto forma di lunghi bastoncelli bruni, lucenti, flessibili, di delizioso profumo caratteristico, coperti di minutissimi cristallini di vaniglina; lo sviluppo del profumo è dovuto all'azione di un'ossidasi. La pianta è stata introdotta nelle regioni tropicali: così si coltiva a Giava, alla Réunion, a Tahiti, ecc., per i suoi frutti, che sono prodotti in seguito a impollinazione artificiale, in mancanza della farfalla pronuba che, nel Messico, compie questa funzione. I frutti si usano nell'industria dei dolci, in liquoreria, profumeria, ecc.